In merito al contenuto dei colloqui tra i detenuti ed altri, riferiti dall' onorevole di FdI, il ministro precisa che "non sono stati oggetto di un'attività di intercettazione ma frutto di mera attività di vigilanza amministrativa"
La rilevata apposizione della dicitura "limitata divulgazione", presente sulla nota di trasmissione della scheda, rappresenta una formulazione che esula dalla materia del segreto di Stato e dalle classifiche di segretezza, disciplinate dalla legge 124/07 e dai Dpcm di attuazione ed esclude che la trasmissione sia assimilabile ad un atto classificato, trattandosi di una mera prassi amministrativa interna in uso al Dap a partire dall'anno 2019, non disciplinata a livello di normazione primaria". Lo afferma il ministro Nordio sempre con riferimento al documento citato in Parlamento dal deputato di FdI Giovanni Donzelli.
La dichiarazione del ministro contenuta in una nota
Il passaggio è contenuto in una nota in cui il Ministro della Giustizia Carlo Nordio rende noto di aver concluso "rapidamente la ricostruzione dei fatti richiesta dopo il dibattito parlamentare del 31 gennaio 2023" e riferisce "doveroso" riferire in sintesi le conclusioni. "La comparazione tra le dichiarazioni rilasciate dall'onorevole Giovanni Donzelli e la documentazione in atti disvela che l'affermazione testuale dell'onorevole - 'dai documenti che sono presenti al ministero della giustizia' - è da riferirsi ad una scheda di sintesi del Nic (Nucleo investigativo centrale, ndr) non coperta da segreto. Non risultano apposizioni formali di segretezza e neppure ulteriori diverse classificazioni sulla scheda". Quanto al contenuto dei colloqui tra i detenuti Cospito ed altri, riferiti dall' onorevole Donzelli, Nordio precisa che "non sono stati oggetto di un'attività di intercettazione ma frutto di mera attività di vigilanza amministrativa. In conclusione, la natura del documento non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati".