Il leader di Forza Italia sulle difficolà incontrate dalla Manovra: "Poco tempo a disposizione del governo, in futuro meccanismi decisionali messi a punto meglio". E sul leader di Italia viva: "Pronti a lavorare con lui, ma gli italiani hanno scelto chi deve governare"
La Manovra è "il primo passo. Il governo di centrodestra ha dovuto affrontare una situazione molto difficile, e di conseguenza, è rimasto poco per le riforme strutturali che ritengo necessarie. Nonostante questo, alcuni risultati concreti li abbiamo ottenuti". A dirlo è stato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un'intervista al Corriere della Sera (MANOVRA, GLI AGGIORNAMNETI IN DIRETTA).
"Difficoltà per le poche settimane a disposizione"
"Avevamo poche settimane per scrivere una Manovra e concordarla con l'Europa", ha aggiunto Berlusconi. "È naturale che ci siano state delle difficoltà. Certo, in futuro alcuni meccanismi decisionali dovranno essere messi a punto meglio, con una condivisione a monte". Con Meloni "ho i contatti che servono, tutte le volte che servono", ha ribadito l'ex premier. "non mi permetto di dare consigli a mezzo stampa. Lei sa bene che se dovessero servirle, io sono sempre qui, pronto a darli".
"Ci aspettiamo molto in cinque anni"
Dal governo Fi si aspetta "molte cose, in cinque anni: la progressiva estensione della flat tax, una riduzione della pressione fiscale, una riforma della giustizia ispirata a principi garantisti, sulla strada indicata dal ministro Nordio, un incremento delle pensioni minime di 100 euro all'anno sino a 1.000 euro per tutti al quinto anno della legislatura, la detassazione e la decontribuzione totale delle nuove assunzioni di giovani". E rispetto al leader di Italia viva: "Ho sempre stimato Renzi e ho sempre pensato che giochi in una metà campo che non è la sua. Certamente, se lo volesse, potremmo lavorare in sintonia su diversi temi, ma gli italiani hanno scelto alle elezioni da chi vogliono essere governati".