Giorgia Meloni, il discorso per la Giornata contro la violenza sulle donne. VIDEO

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Approvazione unanime dall'Aula del Senato per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio. Il premier in Senato alla vigilia del 25 novembre: "Un segnale di attenzione di tutto il Parlamento trasversalmente". Proiettati sulla facciata di Palazzo Chigi i nomi delle 104 donne che sono state uccise nell'ultimo anno in Italia

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Emergenza femminicidio: alla vigilia del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l'allarme parte oggi dalla sala Zuccari del Senato dove è stata presentata la relazione della commissione monocamerale d'inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, istituita nella scorsa legislatura. Alla presentazione hanno partecipato il premier Giorgia Meloni e il presidente del Senato Ignazio La Russa. Madrina dell'iniziativa l'ex presidente della commissione Valeria Valente (Pd).

Meloni: "Un problema culturale di cui vanno indagate le cause"

"Quello che posso e voglio fare partecipando a questo evento è dire che il governo italiano intende fare tesoro del lavoro che viene fatto dalla commissione. Noi siamo molto concentrati sulla materia della lotta alla violenza contro le donne alle discriminazioni di genere ma tutto il lavoro fatto con questa relazione che contiene molti spunti estremamente interessante per il lavoro da fare insieme al parlamento sul piano legilslativo, ma anche sul piano delle campagne è un lavoro fondamentale", ha detto Meloni alla presentazione della relazione in Senato. "Ho accettato molto volentieri l'invito", alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza sulle donne "perché penso che vada rispettato con estrema attenzione il lavoro che la commissione ha svolto, perché è stato condotto insieme", sottolineando che si tratta di un problema "prevalentemente culturale, del quale vanno indagate e comprese le ragioni e cercando di comprendere se le norme sono adeguate, giuste, applicate nel migliore dei modi".

 

Sulla facciata di Palazzo Chigi i nomi delle 104 vittime di femminicidio

Meloni si è detta fiera che il Senato "proprio oggi abbia approvato dopo poche settimane da inizio legislatura" l'istituzione della bicamerale d'inchiesta, un "un segnale di attenzione di tutto il Parlamento trasversalmente". Il premier ha poi rivolto un pensiero a tutte le donne vittime di femminicidio. "Non posso non sentire come donna, come presidente del consiglio donna" l'impegno contro i femminicidi e "come donna madre e figlia non mandare un pensiero a tutte quelle donne che anche in questo ultimo anno hanno perso la vita: dalle 18 di oggi, e ringrazio il ministro Roccella per questo, Palazzo Chigi sarà illuminato di rosso" fino a domani e "i nomi di 104 donne che sono state uccise nell'ultimo anno verranno proiettati sulla facciata".

Oltre duecento persone si sono riunite a Torino per una manifestazione organizzata dal collettivo 'Non una di meno': si è trattato della secondo step di una mobilitazione cominciata il 25 novembre, giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne, 28 novembre 2020. In piazza Castello le dimostranti hanno abbattuto a spinte e calci una muraglia di scatoloni di cartone su cui erano tracciate frasi sessiste e discriminatorie.
ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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Il 57,4% dei femminicidi avviene per mano del partner

Secondo i dati riportati il 57,4% dei femminicidi è opera del partner, il 12,7% dell'ex. Mentre il 63% delle donne (123 su 196) non aveva riferito a nessuna persona o autorità violenze pregresse subite dall'uomo, nel 15% dei casi di femminicidio (29 su 196) le donne uccise avevano presentato formale denuncia o querela per precedenti violenze o altri reati commessi dall'autore del femminicidio. Sono solo alcuni dei dati raccolti in 4 anni di lavoro dalla commissione. In questo periodo sono stati ascoltati oltre 200 soggetti in 117 sedute, e sono stati compiuti sopralluoghi sul territorio. Alla fine sono state votate all'unanimità 12 relazioni tematiche, tutte sistematizzate nella Relazione finale approvata il 6 setttembre 2022. 

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