Reddito di Cittadinanza, Conte (M5S): "Lo smantellano colpendo i più deboli"

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Il nuovo esecutivo ha fatto intendere che il sussidio introdotto nel 2019 sarà oggetto di una profonda revisione. Non ci dovrebbe essere, però, la cancellazione promessa in campagna elettorale

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Giuseppe Conte è andato all’attacco della Legge di Bilancio del governo Meloni, nella quale sono incluse le modifiche al reddito di cittadinanza annunciate in più occasioni dal centrodestra. Non ci dovrebbe essere, però, la cancellazione promessa in campagna elettorale. In un’intervista su Repubblica, il leader del Movimento 5 stelle ha spiegato che con lo smantellamento del sussidio verranno colpite le fasce più deboli: “I giornali hanno anticipato che l’esecutivo sta lavorando per tagliare questo sostegno vitale ai cosiddetti occupabili. Una formula dietro la quale la destra prova a dipingere un universo sociale composto da giovani scansafatiche, che fanno di tutto per evitare di lavorare e restare sul divano a incassare l’assegno”.  

L'obiettivo è abbattere i costi

Il reddito “non è stato pensato come strumento per favorire un mero assistenzialismo. È stato pensato per promuovere una stagione di libertà e dignità del lavoro, come impone la nostra Costituzione”, ha aggiunto il presidente del Movimento 5 Stelle. Ma lo scopo della Legge di Bilancio è quello di abbattere efficacemente i costi – ritenuti insostenibili – per destinare altrove le risorse risparmiate.

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L'importanza del salario minimo

Conte ha aggiunto che gli "occupabili" sono 660 mila e sono persone con storie ben complesse. "Tra loro ci sono 200 mila persone che lavorano, ma devono chiedere il Reddito per integrare stipendi da fame. Un mondo di donne e uomini che hanno lavori precari e sottopagati. Sono persone che lavorano in settori dove, in assenza di un salario minimo si tira avanti con stipendi da 4 o 5 euro l’ora. Per tutte queste persone il Reddito di cittadinanza è una questione vitale e segna la differenza tra fare la spesa o no" ha ribadito.

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Siamo pronti a mobilitare il M5s

L’ex presidente del Consiglio si dice aperto a una riforma positiva del Reddito di Cittadinanza, in modo da renderlo più “compatibile” con il lavoro, ma “se invece il Governo volesse far ripiombare il Paese nel passato siamo pronti a mobilitare il M5s assieme alle forze sociali, politiche, civiche che vogliono sposare la nostra battaglia non solo nelle sedi istituzionali, ma anche in ogni piazza e angolo del nostro Paese” ha concluso.

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