Dopo avere giudicato i programmi, un gruppo di 20 esperti indipendenti ha diffuso le pagelle su come i leader politici hanno affrontato la crisi climatica in campagna elettorale. Vediamo i risultati
Come se la sono cavata i politici in campagna elettorale con la crisi climatica. Dopo avere dato il voto allo scritto – cioè ai programmi elettorali – un team di 20 scienziati esperti, indipendenti, ha dato le pagelle all’orale. Cioè alle dichiarazioni dei leader e agli altri materiali diffusi dai partiti. Un lavoro promosso da Climalteranti e Italian Climate Network. Anche questa volta gli esperti hanno individuato 10 criteri, per distinguere chi, sul tema, è impegnato seriamente da chi lo usa in maniera strumentale.
I dati
Vediamo cosa è cambiato rispetto alla prima valutazione. Sale il Movimento 5 Stelle, rafforzando la propria posizione rispetto allo scarno programma inizialmente depositato al Ministero. Sale anche la Lega, che nel suo programma individuale (successivo a quello di coalizione depositato al Viminale) ha inserito numerose azioni relative alla transizione energetica. Scende Azione – Italia Viva a causa degli attacchi di Carlo Calenda al Green Deal europeo ed in particolare al pacchetto Fitfor55. Simile valutazione sulle dichiarazioni del suo alleato Matteo Renzi. Il segretario del Pd Enrico Letta ha più volte richiamato l’attenzione sulla transizione energetica, anche con l’uso di un bus elettrico in campagna elettorale. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra – ancora primi in classifica – hanno rilanciato la proposta dei Fridays For Future sul divieto ai jet privati. Lo stesso ha fatto Luigi De Magistris.
Poca attenzione agli accordi internazionali
Il dibattito sulla transizione energetica – notano gli esperti – si è concentrato soprattutto sul tema del caro-energia. Più che di come affrontare la crisi in senso ampio, si è parlato di come superare la dipendenza da Mosca. E se costruire o no il gassificatore di Piombino. In pochi poi hanno parlato di accordi internazionali e riduzione delle emissioni. Un ambito in cui – sottolineano gli scienziati – non basta un 6, una sufficienza. Serve il massimo impegno.