La campagna elettorale è già iniziata. Il leader di Forza Italia si candiderà al Senato. "Chi prende più voti sceglie il premier", dice Salvini. Letta (Pd): "Alleanze impossibili con chi ha fatto cadere Draghi". Ma al momento sono confermate le primarie anche con i 5 Stelle in Sicilia. Cangini passa da Fi ad Azione. Di Maio chiede un fronte unito contro chi ha fatto cadere il governo, Calenda respinge l'ipotesi di cartelli elettorali. Renzi prevede: sarà uno scontro "area Draghi" contro "area Putin"
Governo, in Cdm ministri ringraziano Draghi: lavoro prezioso
Durante il Cdm, ieri sera a Palazzo Chigi, quasi tutti i ministri hanno preso la parola per ringraziare il premier Mario Draghi del "lavoro prezioso" portato avanti in questo anno e mezzo. Lo riferiscono fonti di governo presenti alla riunione.
Di Maio: agenda Draghi non deve cadere nella polvere
"L'agenda Draghi non deve cadere nella polvere. Noi la prendiamo in carico. E non solo per gli aspetti dell'emergenza. Ho visto e apprezzato il metodo di lavoro: obiettivi, non chiacchiera politica. Se vogliamo spendere i soldi, per esempio, abbiamo bisogno di sindaci messi in grado di fare il proprio lavoro: il vero nemico della transizione ecologica e' la burocrazia". Cosi' al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Il partito di Conte, lo ripeto, si e' isolato da solo. E forse neppure l'avevano valutato fino in fondo. Tanti, come me, ci avevano creduto. Ora c'e' bisogno di qualcosa di nuovo. Quel partito si doveva istituzionalizzare per realizzare i suoi programmi, doveva governare per attuare le sue idee. Ma ha finito per sabotare se stesso. Draghi - aggiunge - e' stato vittima di forze politiche che a parole vogliono il bene del Paese e nei fatti buttano giu' il governo cosi', come fosse un hobby. Nonostante la pandemia, la guerra, il disagio sociale".
Franceschini: alleanza larga in nome Draghi ma no M5s
"Rivendico quello che abbiamo fatto in questi anni". Lo ha detto Dario Franceschini al Corriere della Sera. "Non solo perche' l'alleanza con loro e la nascita del governo nel 2019 hanno impedito che Salvini prendesse in mano il Paese, e non oso immaginare che sarebbe successo con la pandemia, la crisi economica e la guerra in Ucraina, ma anche perche' sapevamo che quel percorso avrebbe aiutato l'evoluzione dei 5 Stelle. E un'evoluzione c'e' stata. Come dimostra l'esperienza di governo con il M5S e come testimonia la strada intrapresa da alcuni di loro, a cominciare da Di Maio, e il travaglio dei ministri e di tanti deputati che avrebbero votato la fiducia. Purtroppo questo percorso e' stato interrotto drasticamente da Conte, e me ne dispiace", osserva.
Berlusconi: Draghi? Si era stancato. Non abbiamo colpe
"Non volevamo far cadere il premier ma si e' reso indisponibile a un bis. Probabilmente era stanco e ha colto la palla al balzo per andarsene. In ogni caso ha scelto lui e adesso siamo gia' al lavoro per un nuovo governo di centrodestra". Cosi' Silvio Berlusconi a 'Repubblica'. L'ex premier parla anche al 'Giornale' e alla 'Stampa'. "Noi siamo una forza responsabile, non abbiamo nulla da spartire con i 5Stelle. Abbiamo fatto parte di una maggioranza di unita' nazionale, di un governo che io ho voluto che nascesse. Non avevamo motivo per farlo cadere", ha osservato.
Governo, Brunetta: Berlusconi ha perso lucidità e umanità
Dice di volergli ancora bene, ma per Renato Brunetta, "Berlusconi ha perso lucidità e umanità". Questa la sintesi cui giunge il ministro uscente per la Pubblica amministrazione dopo aver lasciato Forza Italia per il mancato voto di fiducia al governo Draghi. In un intervento su La Stampa, Brunetta usa parole dure: "Non sono io che lascio, ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia". Per il ministro, "sono degli irresponsabili coloro che non hanno votato la fiducia al presidente del Consiglio, anteponendo l'interesse di parte all'interesse del Paese". E secondo Brunetta, "per il centrodestra e per l'Italia non c'è alcun futuro nelle tentazioni tardoprovinciali del sovranismo, che vagheggia un'infantile egemonia nazionale". Berlusconi accusa lui e Gelmini di irriconoscenza e dice che chi lascia Forza Italia non avrà futuro. "Caro presidente Berlusconi", replica Brunetta, "continuo a volerti bene, ma tu hai sprecato una grande occasione, quella di lasciare una nobile eredità all'Italia". "Peccato che concludi col rancore e con battute che fanno male soprattutto a te", chiosa.
Crisi governo Draghi, dal Pnrr alla Manovra: le misure in salita e a rischio stop
Il premier si è dimesso e il governo rimarrà in carica per gli affari correnti fino alle nuove elezioni del 25 settembre. Possibili ricadute su diversi provvedimenti relativi a temi come la benzina, le bollette, le pensioni e il bonus 200 euro. Anche la strada per la Legge di Bilancio sarà scandita da un timing serratissimo, mentre saranno accantonati temi come ius scholae, cannabis, fine vita e doppio cognome. Il ddl concorrenza andrà in Aula alla Camera lunedì prossimo senza le norme sui taxi. IL FOCUS
Governo, Berlusconi: perplesso dal comportamento di Draghi
"Sono rimasto davvero perplesso per i suoi comportamenti". Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, in interviste e colloqui presenti su alcuni quotidiani, ricostruisce gli ultimi giorni che hanno portato il presidente del Consiglio Mario Draghi alle dimissioni. "Lo sanno tutti che ne aveva le scatole piene. Dimettersi era una sua volontà precisa, a prescindere da quello che avrebbero fatto, detto e votato i partiti", sostiene il Cavaliere che rivela "un'indiscrezione": "Sa cos'ha detto Draghi a un comune amico? Basta, non ne posso più, qui mi fanno lavorare il doppio di quanto lavoravo alla Bce". "Non abbiamo nessuna colpa per quello che è successo", dichiara il leader azzurro in merito alla caduta del governo. Le dimissioni del premier "non erano necessarie, perché noi non abbiamo votato contro, ci siamo solo astenuti", aggiunge. Gli unici "irresponsabili" secondo l'ex premier sono i Cinquestelle. "Noi non siamo né populisti né sovranisti, siamo liberali". A chi lo accusa di essersi appiattito su Matteo Salvini replica: "Non comanda lui", "nessuno mi impone nulla".
Di Maio: "Agenda Draghi sarà nostro programma, sto con i responsabili"
"L'agenda Draghi non deve cadere nella polvere. Noi la prendiamo in carico. E non solo per gli aspetti dell’emergenza. Ho visto e apprezzato il metodo di lavoro: obiettivi, non chiacchiera politica. Se vogliamo spendere i soldi, per esempio, abbiamo bisogno di sindaci messi in grado di fare il proprio lavoro: il vero nemico della transizione ecologica è la burocrazia". Lo ha detto al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, aggiungendo che "il partito di Conte, lo ripeto, si è isolato da solo. E forse neppure l’avevano valutato fino in fondo. Tanti, come me, ci avevano creduto. Ora c’è bisogno di qualcosa di nuovo. Quel partito si doveva istituzionalizzare per realizzare i suoi programmi, doveva governare per attuare le sue idee. Ma ha finito per sabotare se stesso. Draghi è stato vittima di forze politiche che a parole vogliono il bene del Paese e nei fatti buttano giù il governo così, come fosse un hobby. Nonostante la pandemia, la guerra, il disagio sociale”.
Di Maio: "Con addio Draghi non ci guadagna l'Italia ma neanche 5 Stelle e Lega"
“Il partito di Conte e il partito di Salvini sono in crisi nei sondaggi. E hanno anteposto l’interesse della propria forza politica a quello del Paese. L’Italia non è andata a guadagnarci con le elezioni anticipate e con l’addio di Draghi. Ma non prevedo neppure vantaggi per loro". Lo ha detto al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, aggiungendo che M5S e Lega "pagheranno un prezzo, politicamente: questo è evidente. Ma nella loro testa era più sensato strappare. In tanti Paesi europei la stabilità è un valore al massimo livello. In Italia per troppe forze l’instabilità è una bussola. Il partito di Conte ha una grande responsabilità perché ha innescato la crisi. Con il nostro Movimento avevamo creato governi e non picconato governi”.
Dimissioni Draghi, Camere sciolte: si vota il 25 settembre
La decisione arriva durante il Consiglio dei ministri, seguito alla firma del decreto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sarà la prima volta che si voterà in autunno per le politiche
Draghi bruciato due volte. Chi ne risponderà? L'EDITORIALE DEL DIRETTORE GIUSEPPE DE BELLIS
Prima la corsa al Colle, ora giù da Palazzo Chigi. La politica ha consumato la sua vendetta nei confronti di un leader che non ha mai riconosciuto come tale. Ma ora dovrebbe spiegare agli italiani perché. L’editoriale del direttore di Sky TG24
Media russi: Draghi in fuga da una nave che affonda
I media russi danno oggi ulteriore spazio e riflessioni sulle dimissioni di Mario Draghi, ricordandone tutti la posizione "fortemente anti-russa". L'agenzia Tass, a firma della corrispondente a Roma, pubblica un pezzo che si chiede nel titolo: "C'e' vita dopo Draghi? Le conseguenze della crisi per l'Italia". "Draghi gode di autorita' indiscussa negli Usa e nell'Ue", sottolinea l'articolo, "nella questione della crisi ucraina ha preso una delle posizioni piu' dure nei confronti della Federazione russa".
Crisi di governo: il dizionario, da Papeete a Fiducia. VIDEO
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Dimissioni Draghi, Camere sciolte: si vota il 25 settembre
La decisione arriva durante il Consiglio dei ministri, seguito alla firma del decreto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sarà la prima volta che si voterà in autunno per le politiche. IL FOCUS
Crisi governo, Mattarella scioglie le Camere: "Non sono possibili pause in questo momento"
Il presidente della Repubblica ha annunciato di aver firmato il decreto. Poi ha spiegato: "Molti adempimenti da chiudere nell'interesse dell'Italia. A queste esigenze si affianca l'attuazione nei tempi concordati del Pnrr". Infine l'appello alle forze politiche: "Mi auguro che pur nell'intensa campagna elettorale vi sia da parte di tutti un contributo costruttivo". Si vota il 25 settembre. IL DISCORSO
Draghi in Cdm: "C'è tempo per i saluti, ora avanti con la stessa determinazione"
Il premier dimissionario durante il Consiglio dei ministri: "Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, ma ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell'attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato". Poi un ringraziamento a Mattarella, "per la saggezza con cui ha gestito questa fase di crisi". L'INTERVENTO
Crisi governo Draghi, dal Pnrr alla Manovra: le misure in salita e a rischio stop
Il premier si è dimesso e il governo rimarrà in carica per gli affari correnti fino alle nuove elezioni del 25 settembre. Possibili ricadute su diversi provvedimenti relativi a temi come la benzina, le bollette, le pensioni e il bonus 200 euro. Anche la strada per la Legge di Bilancio sarà scandita da un timing serratissimo, mentre saranno accantonati temi come ius scholae, cannabis, fine vita e doppio cognome. Il ddl concorrenza andrà in Aula alla Camera lunedì prossimo senza le norme sui taxi. IL FOCUS