Covid, Mattarella in Zambia: "Vaccini insufficienti. Serve una nuova cooperazione"

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Il presidente della Repubblica ha sottolineato che soprattutto nel continente africano "i tassi di vaccinazione rimangono in numerosi casi insoddisfacenti, sia per le difficoltà nel reperimento dei vaccini, sia a causa di criticità nella loro distribuzione e somministrazione"

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"L'Italia, nel quadro della sua Presidenza del G20 dello scorso anno, è stata in prima linea nel promuovere la più ampia diffusione delle campagne vaccinali, e la consegna la scorsa settimana di 500 mila nuove dosi di vaccini rappresenta l'ultima, concreta, testimonianza di questo impegno": ad affermarlo è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo il 7 luglio all'Assemblea Nazionale dello Zambia, in Africa. Mattarella ha spiegato che "occorre, tuttavia, guardare oltre la gestione dell'emergenza e procedere sulla strada di una interazione sempre più intensa dei centri di sperimentazione e ricerca, così da dar vita a una significativa attività di produzione vaccinale e farmaceutica situata nel vostro continente".

L’esigenza di superare l’emergenza sanitaria e le sue pesanti conseguenze socio–economiche "ha posto al centro del dibattito mondiale, per la prima volta, temi quali l’accesso universale ai vaccini per la tutela della salute e le conseguenze sulle economie più fragili, imponendo modalità nuove e più efficaci di cooperazione", ha affermato il presidente della Repubblica da Lusaka, ricordando che "nonostante i passi fatti, a distanza di quasi due anni dall’avvio delle campagne di vaccinazione, molto rimane ancora da fare per assicurare un’adeguata tutela a tutte le persone più fragili. Soprattutto nel continente africano i tassi di vaccinazione rimangono in numerosi casi insoddisfacenti, sia per le difficoltà nel reperimento dei vaccini, sia a causa di criticità nella loro distribuzione e somministrazione, che richiederebbero investimenti importanti per una rete efficiente di servizi sanitari".

Mattarella: "Rischiamo un nuovo impoverimento"

Il presidente zambiano ha detto a Strasburgo che "serve la apertura di canali formali per arrestare il problema dei migranti alla fonte lavorando insieme, nella convinzione che non sia salutare respingere le persone sulle navi una volta che hanno avuto accesso nei vostri Paesi mentre è possibile evitare questo in anticipo, in modo proattivo. Io sottoscrivo queste parole", ha detto Mattarella parlando all'assemblea parlamentare zambiana. Il presidente ha aggiunto che "superare l’eredità coloniale non è stato certo facile. La spoliazione dell’Africa è passata addirittura attraverso la tratta degli schiavi oltre che con lo sfruttamento delle risorse naturali. Oggi rischiamo un nuovo impoverimento, rappresentato dall’emigrazione disordinata e irregolare verso Occidente di tante energie giovanili che sarebbero utili allo sviluppo del continente". "Le crisi internazionali, pandemica, climatica, unitamente alle conseguenze della guerra scatenata dalla Federazione Russa, aprono a spinte accentuate di nuove emigrazioni. Di qui - ha ricordato il Capo dello Stato - la preoccupazione espressa dal Presidente Hichilema nel suo recente intervento al Parlamento europeo, a Strasburgo, nell’evidenziare come l'agevolazione della circolazione della manodopera dovrebbe e potrebbe contribuire, allo scambio di conoscenze tra pari, migliorando il flusso di informazioni e portando nuove innovazioni. Accordi formali per la circolazione delle persone tra le nostre regioni -ha aggiunto- contribuiranno anche a ridurre la migrazione illegale".

epa09472318 Healthcare worker Sarith Mey fills a syringe with a dose of the Pfizer BioNTech COVID-19 vaccine at a vaccination clinic at California State University, Dominguez Hills in Carson, California, USA, 16 September 2021. Students age 12 and older in the Los Angeles public school system must be fully vaccinated against COVID-19 by 10 January 2022.  EPA/CAROLINE BREHMAN

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Il monito di Mattarella sul conflitto in Ucraina

Mattarella è intervenuto anche in merito alla guerra Ucraina-Russia, affermando che quanto sta avvenendo in Ucraina "costituisce una minaccia al principio della pari dignità degli Stati, a un sistema internazionale fondato sulle Nazioni unite e sul diritto. Un sistema che postula l’eguaglianza di tutti gli Stati, grandi e piccoli, e ne tutela la sovranità e l’integrità territoriale. Un sistema che impedisce al più forte di prevalere sul più debole".  "Di fronte al rischio concreto di un progressivo sfaldarsi dell’ordine politico ed economico internazionale costruito nel secondo dopoguerra a partire dalle Nazioni unite, sono più che mai convinto - ha ribadito il Capo dello Stato - che Africa ed Europa abbiano un comune interesse nella difesa di un sistema multilaterale, basato su regole e istituzioni condivise". Mattarella ha auspicato un "multilateralismo sempre più efficace, che incoraggi la collaborazione fra i popoli e consenta di affrontare le numerose sfide che l’umanità si troverà a fronteggiare, dal cambiamento climatico, alla transizione energetica, fino alla necessità di assicurare una crescita equilibrata e giusta, che permetta di ridurre le profonde diseguaglianze socio-economiche che tuttora contraddistinguono il nostro pianeta".

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