Il 3 febbraio 2022 Sergio Mattarella ha giurato per la seconda volta come presidente della Repubblica. Ecco alcuni cloud che mostrano le parole e i concetti più usati, grazie al quale è possibile fare un paragone con il suo insediamento di 7 anni fa e con i termini usati dal suo predecessore nel 2006 e per la sua rielezione del 2013
Il 3 febbraio 2022 Sergio Mattarella ha giurato per la seconda volta come presidente della Repubblica (LO SPECIALE - LE FOTO - GLI AGGIORNAMENTI LIVE) . Il suo discorso per la rielezione, avvenuto come prassi nell’Aula di Montecitorio è stato centrato sulla "nuova chiamata alla responsabilità” che gli è stata chiesta dal Parlamento. Il capo dello Stato ha parlato per 38 minuti ed è stato interrotto per 52 volte dagli applausi dei grandi elettori. Mattarella ha usato spesso la parola “dignità”, citando più volte anche i termini “Repubblica”, “Parlamento” e “Costituzione”. Non è un caso che uno dei concetti più ricorrenti del discorso sia stato “istituzioni”.
Il discorso di Napolitano per il suo bis nel 2013
Il bis presidenziale di Mattarella è il secondo nella storia repubblicana dopo quello di Giorgio Napolitano nel 2013. All’epoca, il capo di Stato uscente aveva 87 anni ma il Parlamento che arrivava alle elezioni del Presidente della Repubblica era frammentato. Dopo l’insuccesso sul nome di Franco Marini e il “tradimento” dei 101 franchi tiratori su Romano Prodi, la scelta ricadde su Napolitano, che nell’emergenza rimase al Colle per altri due anni. Nel suo discorso di insediamento ricorre spesso la parola "Parlamento", così come il termine "istituzioni". Si nota anche un uso abbondante della parola "problemi" così come numerosi richiami alla Costituzione.
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Il discorso di Mattarella nel 2015
Il termine "Costituzione" è anche uno dei cardini del discorso di Sergio Mattarella del febbraio 2015, quando venne eletto al Colle per la prima volta. Il verbo "significa" venne usato numerose volte in un lungo elenco di motivi proprio per spiegare il ruolo fondamentale della Costituzione. Tra i richiami più usati anche quelli alla "comunità", al "popolo" e ai "diritti".
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Il discorso di Napolitano nel 2006
Tornando indietro nel tempo al 2006, quindi alla prima elezione di Giorgio Napolitano come presidente della Repubblica, si notano tanti richiami ai concetti di unità: "nazionale", "Paese", "Italia". Emerge anche un uso abbondante di concetti come "giustizia" e "democrazia".