Il leader della Lega, intervenuto in diretta in occasione del varo di Radio Libertà, l'ex Radio Padania, ha aggiunto: "Dobbiamo lavorare come centrodestra unito dall'inizio alla fine per dare agli italiani una scelta assolutamente di livello"
"Farò una o più proposte assolutamente di alto livello e profilo senza che nessuno possa permettersi di mettere veti". Matteo Salvini così è intervenuto in diretta in occasione del varo di Radio Libertà, l'ex Radio Padania che da ieri ha iniziato a trasmettere con il nuovo nome. Il leader della Lega ha poi aggiunto: "Ho l'onere e l'onore di fare una proposta o anche più proposte che possano essere condivise. C'è Draghi presidente del Consiglio, vediamo di scegliere insieme partendo culturalmente da quello che i cittadini hanno scelto fosse forza di maggioranza, il centrodestra, da proposte di alto livello e profilo senza che nessuno possa pensare di mettere dei veti". Nomi? "Non vorrei danneggiare un percorso utile che stiamo facendo", ha spiegato Salvini che si è detto "ottimista" (COME SI ELEGGE IL CAPO DELLO STATO - I POTERI DEL PRESIDENTE - STORIA DELLE ELEZIONI AL QUIRINALE - IL PRESIDENTE E LE CRISI POLITICHE - I GRANDI LEADER - IL PAPA - I SOCIAL - LA GIUSTIZIA - LA POLITICA ESTERA - IL PALAZZO E LA RETE - LO SPOGLIO, PRECEDENTI E CURIOSITA' - UNA DONNA AL COLLE, I TENTATIVI A VUOTO).
Il centrodestra non fa colpi di mano
“Il centrodestra in questo momento non è autosufficiente, non può fare colpi di mano come invece fece la sinistra, e non è neanche culturalmente nel mio interesse, stiamo vivendo un momento così particolare dal punto di vista sanitario e sociale che è meglio il dialogo" ha detto Salvini. "Per la prima volta dopo 30 anni nella scelta del Quirinale il centrodestra è maggioranza nel Paese e, anche se relativa, in parlamento", "dobbiamo lavorare come centrodestra unito dall'inizio alla fine per dare agli italiani una scelta assolutamente di livello". Il leader leghista ha aggiunto che "il centrodestra determinato e compatto ha la possibilità di scegliere un presidente culturalmente vicino alla sua area di riferimento. Sembra sia la sinistra a dover sempre scegliere", ed "è curioso che quando la sinistra ha i numeri proponga e imponga il suo nome, quando arriva dal centrodestra è divisa, esclusiva, ecc.".