Walter Veltroni a L'Ospite su Sky TG24: "Siamo in una fase di disordine del mondo"

Politica

 Il giornalista e scrittore, già segretario del Partito Democratico, è stato il protagonista dell'appuntamento politico con Massimo Leoni. Fra gli argomenti al centro del botta e risposta, i principali temi dell'attualità politica, fra cui: la corsa al Quirinale, il futuro del centrosinistra e il destino dell'Unione Europea, senza dimenticare, nei giorni di chiusura della Cop26 a Glasgow, l'ambiente

"Siamo in una fase di disordine del mondo". Così Walter Veltroni, protagonista de "L'Ospite", appuntamento politico del sabato pomeriggio di Sky TG24 condotto da Massimo Leoni, ha iniziato l'intervista parlando degli equilibri tra i vari Paesi e, in particolare, del rapporto tra Italia e Cina e del bisogno di risolvere la crisi climatica. Fra gli argomenti al centro del botta e risposta con il giornalista e scrittore, già segretario del Partito Democratico, i principali temi dell'attualità politica, fra cui: la corsa al Quirinale, il futuro del centrosinistra e il destino dell'Unione Europea, senza dimenticare, nei giorni di chiusura della Cop26 a Glasgow, l'ambiente.

"Cop26, bisogna fare salti in avanti"

Sul G20 di Roma e la Cop26, Veltroni ritiene si siano fatti dei passi in avanti "ma qui non è un problema di passi, bisogna fare dei salti in avanti. Con la serietà e la responsabilità che si deve sapendo che la transizione ecologica non è una passeggiata, comporta costi, oneri, sacrifici e anche cambiamenti radicali di abitudini, siamo in una situazione nella quale o verranno prese le determinazioni necessarie per ridurre gli aumenti di temperatura, oppure il rischio è di avere delle conseguenze sociali, politiche, anche in termini di conflitti, molto gravi". "Non c'è dubbio che i Paesi più sviluppati - ha aggiunto - abbiano contribuito a creare questa condizione di alterazione dell'equilibrio ambientale. Tuttavia qui c'è da prendere delle decisioni che possono essere affrontate solo su scala globale".

Cop26 a Glaasgow

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"Democrazia deve recuperare rapporto con elettori"

Alla domanda se le democrazie alternative, che chiamiamo autoritarie e non liberali, sono incompiute o sono il futuro, Veltroni ha evidenziato come la democrazia dovrebbe decidere, "se non decide e rinvia decisioni, alla fine si fa strada un desiderio di decisione alternativo. Siamo in un periodo davvero difficile. Siamo stati e in parte siamo, se non ci fosse questa condizione di sostegno prima della Bce ora da parte dell'Europa, ancora in una situazione di grave crisi economica, la più lunga perché è cominciata nel 2008, poi è arrivata la pandemia, c'è stata una conseguente crisi sociale. Questo genera un bisogno di decisioni e o la democrazia è in grado di rispondere a questo bisogno, oppure si faranno strada altre soluzioni. Nella storia umana la democrazia è stata un'eccezione, nel '900 l'abbiamo conquistata in tappe diverse e al prezzo di milioni di morti, ma non è scontata. È la forma di governo alla quale siamo abituati, ma non è l'unica. Ci possono essere altre forme di governo che, magari con il consenso dei cittadini, possono corrispondere a questo bisogno di decisioni. È per questo che la democrazia, prima che sia troppo tardi, deve ritrovare il suo rapporto con gli elettori, deve rispettare la loro volontà e soprattutto deve garantire stabilità e decisioni". 

tinagli

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"Per fortuna c'è Draghi, ma la sfida non è finita"

Sull'attuale situazione in Italia, l'ex segretario del Pd ha dichiarato che, dopo aver vissuto una legislatura abbastanza anomala. Ora è una fortuna avere Mario Draghi a Palazzo Chigi e la sua autorevolezza che, secondo Veltroni, ci hanno fatto recuperare posizioni in Ue, "ma siamo all'inizio del lavoro, se vogliamo avere la quantità ingente di risorse dell'Europa, dobbiamo fare una serie importante di riforme in un lasso di tempo breve, per cui la sfida non è finita". Tornando ai governi che si sono susseguiti in Italia, il politico ammette che negli ultimi anni si sono fatti sempre degli esecutivi contro qualcuno e qualcosa, mentre se ne dovrebbe fare uno "per la scuola, la ricerca, il lavoro, l'ambiente".

epa09557781 Italian Prime Minister Mario Draghi delivers a speech during the opening ceremony of the UN Climate Change Conference (COP26) in Glasgow, Britain, 01 November 2021. The COP26 climate change conference runs from 31 October to 12 November 2021 in Glasgow.  EPA/ROBERT PERRY

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"Nuovo presidente della Repubblica deve essere garante dei cittadini"

Passando al tema dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica, Veltroni si è augurato che "avvenga in un clima che corrisponda all'attuale stato d'animo del Paese, spero che venga risparmiata l'immagine di un Parlamento sfilacciato con decine di votazioni". Su chi potrebbe ricoprire il ruolo del post Mattarella, l'ex segretario Pd ha detto che  "serve senso di responsabilità per assicurare al Paese un presidente della Repubblica che sia garante di tutti e serve la prosecuzione della legislatura per concludere le riforme necessarie per assicurare le risorse di cui l'Italia ha bisogno. Questo sarebbe un esito ordinato, perché l'unica cosa che l'Italia non si può permettere è una situazione come avvenuto nel passato, a esempio nel '92. L'importante è che ci sia equilibrio tra un presidente della Repubblica autorevole e un presidente del Consiglio altrettanto autorevole".

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"In democrazia non esistono i de facto"

Sulla possibilità che Draghi possa salire al Quirinale e rappresentare un semipresidenzialismo de facto, Veltroni invece avverte che "in democrazia non possono esistere i 'de facto', esistono le regole e quelle regole vanno rispettate, le regole del gioco vanno salvaguardate". Poi ricordando il metodo Ciampi, l'ex segretario Pd ha spiegato come si arrivò all'elezione al Quirinale dell'ex presidente della Banca d'Italia. Un metodo che "innanzitutto nacque dall'autorevolezza di Ciampi. Poi serviva una presidenza che garantisse tutti e incontrai Fini e Casini del Pdl e discutemmo di questa ipotesi che li convinse. Era tale la sua forza... e siccome allora chi aveva responsabilità politica era in grado di garantire il supporto dei propri parlamentari, lo eleggemmo alla prima votazione".

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L'Ospite di Massimo Leoni

La cifra de “L’Ospite” è la schiettezza nel rapporto tra ospite e intervistatore ma anche con il pubblico. Prima del faccia a faccia Massimo Leoni, ascoltato dall’ospite, anticipa agli spettatori riflessioni e opinioni sulla personalità intervistata e i principali quesiti sui quali chiederà delle risposte. Inoltre in ogni puntata l’ospite sceglie, spiegando la decisione, un brano musicale che accompagna l’intervista. Le interviste de “L’Ospite” sono disponibili anche tra i podcast di Sky TG24, sul sito skytg24.it.

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