Matteo Renzi, è polemica dopo la nomina nel Cda della società di car sharing Delimobil

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Il leader di Italia Viva dallo scorso agosto è entrato nel consiglio di amministrazione di Delimobil, la più grande società di car sharing in Russia, con sede in Lussemburgo ma di proprietà italiana. Lui spiega: “Tutte le mie attività sono disciplinate dalla legge”. Ma arrivano critiche dal M5s. Provenzano (Pd): se vuole fare il business-man lasci la politica 

Matteo Renzi, leader di Italia Viva, è al centro di nuove polemiche politiche dopo la diffusione della notizia che dallo scorso agosto è entrato nel consiglio di amministrazione di Delimobil, la più grande società di car sharing in Russia, con sede in Lussemburgo. Nei confronti del senatore ed ex premier, sono arrivate critiche da parte di esponenti del Pd e del M5s. Obiezioni alle quali lo stesso Renzi ha replicato, parlando da Matera: "Tutte le mie attività sono attività assolutamente disciplinate dalla legge e quindi come tali riguardano la mia sfera privata: non sono il cinque per cento sulle mascherine, se questa è la domanda".

Renzi in board Delimobil “in rispetto delle leggi”

In giornata l'ufficio stampa di Italia Viva ha confermato la notizia, riportata dal Corriere della Sera, del nuovo incarico dell’ex premier. "Il senatore Matteo Renzi è molto felice di collaborare all'attività della società Delimobil il cui socio di riferimento, Vincenzo Trani, è un imprenditore napoletano che Renzi stima. La società di proprietà italiana ma con sede in Lussemburgo, è leader nel car sharing a livello mondiale e in molte città tra cui Mosca. La prossima quotazione a Wall Street - spiega ancora l'ufficio stampa di Iv - rappresenta una fase di internazionalizzazione importante a livello globale. Il senatore Renzi, da sempre convinto dell'importanza di valorizzare le competenze degli imprenditori italiani in tutto il mondo, sarà al fianco del dottor Trani in questa sfida. Il settore della sharing economy, delle Smart cities e della mobilità sostenibile è uno dei più affascinanti per il futuro del pianeta: partecipare a questa sfida è molto avvincente. Ovviamente la presenza di Renzi nel board Delimobil rispetta tutte le regole della vigente legislazione italiana”.

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Provenzano (Pd): se Renzi vuole fare business-man lasci politica

Ma la notizia ha scatenato numerose reazioni politiche. Giuseppe Provenzano, vicesegretario del Partito democratico, ad Agorà Rai Tre, ha detto: "Se vuole continuare a fare il business-man sarebbe bene che lasciasse la politica, sono due mestieri diversi. Che un Senatore della Repubblica faccia i suoi interessi privati io penso che sia un grande elemento di degenerazione politica”.

Le reazioni dal M5s

Il capogruppo M5S al Senato Ettore Licheri, ha detto che “i conflitti d'interessi del senatore Renzi stanno assumendo una dimensione intollerabile. Prima gli affari con il principe saudita Bin Salman accusato per il barbaro omicidio di Khashoggi e per crimini di guerra in Yemen, poi la settimana bianca in Pakistan con il gotha politico-militare di Islamabad mentre gli italiano tornavano in lockdown e affrontavano la crisi di governo scatenata dalla sua gelosia per la popolarità di Conte. Ora scopriamo che Renzi fa affari con la principale società russa di car sharing, la Delimobil, diretta da un imprenditore napoletano vicino a Putin e al dittatore bielorusso Lukashenko. Renzi è comprensibilmente alla ricerca di un futuro lavorativo, ma non può farlo mettendo a repentaglio gli interessi del suo Paese e l'indipendenza della sua carica di senatore. Se l'auto-disciplina non basta è ora di cambiare le regole”. Anche la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia, senatrice M5s, ha detto che "la carriera internazionale di Matteo Renzi sembra arricchirsi (e arricchirlo) sempre di più. Ancora non è dato sapere il compenso che Renzi percepisce da questo ulteriore incarico, ma è evidente che per il leader di Italia Viva l'attività politica appare del tutto ancillare e subordinata a quella del business internazionale”.

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