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Draghi: "Le parole di Salvini? Il governo va avanti. Non ci sarà nessuna patrimoniale"

Politica
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Il premier è arrivato in Slovenia nella seconda giornata di lavori dell'incontro informale Ue-Balcani occidentali. In conferenza stampa ha risposto a una domanda sull'eventuale apertura di una crisi dopo gli attacchi di Matteo Salvini e ha parlato della situazione geopolitica mondiale e dei Paesi europei all'interno della Nato

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"Il governo va avanti: l'azione del governo non può seguire il calendario elettorale". Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa, a margine della seconda giornata di lavori del vertice informale Ue-Balcani occidentali, ha risposto a una domanda sull'eventuale apertura di una crisi dopo gli attacchi di Matteo Salvini. Il premier ha anche illustrato la situazione geopolitica e come gli Stati europei dovrebbero unirsi per raggiungere i medesimi obiettivi: "Se l'Europa non ha una politica estera comune è molto difficile che possa avere una difesa comune". Ha poi toccato vari temi, dal ritiro delle truppe Usa dall'Afghanistan a come i Paesi Ue possono agire all'interno della Nato.

"Nato appare meno interessata all'Europa"

Restando sulla necessità di avere una politica comune all'interno dell'Unione Europea, Draghi ha aggiunto che "ci si può arrivare all'interno dell'Ue o con alleanze tra vari Paesi dell'Ue. Il primo modo di far questo è di gran lunga preferibile, perché manterremmo uno schema sovranazionale invece di uno schema di alleanze intergovernative. Ho chiesto alla commissione di preparare un'analisi su questo". Invece riguardo alla Nato, "il ritiro dall'Afghanistan per il modo in cui è stato deciso, comunicato ed eseguito - ha detto il premier - e il cambio di intenzioni che ha riguardato il contratto tra l'Australia e la Francia per la fornitura di alcuni sottomarini nucleari scartati per sottomarini di produzione americana - e qui intendo non solo la sostanza, ma il modo in cui è stato comunicato - sono due messaggi molto forti, che ci dicono che la Nato sembra meno interessata dal punto di vista geopolitico all'Europa e alle zone di interesse dell'Europa e ha spostato le aree di interesse ad altre parti del mondo". Sul ruolo che potrebbero avere gli stati sull'organizzazione, "non credo che qualunque cosa nasca fuori dalla Nato indebolisca la Nato e indebolisca l'Europa. Questo problema - ha sottolineato il presidente del Consiglio - nasce dal fatto che molti, se non tutti i Paesi, hanno la sensazione di aver perso centralità geopolitica all'interno della Nato. Qualcosa di complementare alla Nato rafforza la Nato e l'Europa".

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"Riforma catasto non è una patrimoniale"

Alla domanda sulle accuse del leader della Lega riguardo alla riforma del catasto, Mario Draghi ha chiarito che "non è una patrimoniale" e che "questo governo non tassa, non tocca le case degli italiani. L'ho detto fin dall'inizio: questo governo non aumenta le tasse". Il motivo è semplice, "l'ho detto tante volte: l'economia italiana prima del Covid era molto fiacca e quando è entrata nella pandemia ha avuto un trauma - ha affermato - un tracollo tra i più alti tra i paesi Ue. Ora è il momento in cui le attività economiche sono ripartite, quindi lasciamo che la ripresa si consolidi, non turbiamola con attacchi fiscali: questo il motivo dietro a questa decisione". Quella sul catasto viene invece definita una "operazione di trasparenza". "Perché nascondersi dietro l'opacità e calcolare le tasse sulla base di numeri che non hanno senso? Sono numeri che sono stati verificati vent'anni fa, moltiplicati per un numero, 160, che è il frutto di un negoziato. Non è meglio fare luce, essere trasparenti? E poi la decisione se far pagare o meno è una decisione assolutamente diversa ma intanto facciamo chiarezza", ha detto. Poi sulla tenuta del Governo ha specificato: "Ieri o l'altro ieri ho detto chiedete a Salvini. Oggi lui ha parlato e ha detto che la partecipazione al governo non è in discussione: ci vedremo nei prossimi giorni".

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"Energia, consenso su acquisti comuni"

Tornando a tematiche europee, il presidente del Consiglio ha spiegato che "di energia si è parlato molto rapidamente: la presidente ad Atene aveva ventilato la possibilità che la Commissione potesse acquisire un ruolo di acquirente comune come per i vaccini, concetto accolto molto favorevolmente da tutti. La prossima settimana o la successiva la commissione presenterà una proposta che poi dovrà essere discussa al consiglio Ue". "L'aumento dei prezzi dell'energia che stiamo sperimentando in Italia - ha aggiunto - è problema di tutti, come al solito più poveri sono più il problema è grave. Anche tra i Paesi balcanici c'è grande preoccupazione". Proprio rispetto al caro-bollette Draghi ha confermato "la determinazione a proseguire la strategia di mitigare i costi sociali di questi aumenti dei prezzi tenendo in mente la sostenibilità del processo" e ha evidenziato che "bisogna pensare a misure di tipo strutturale, su questo stiamo riflettendo. La riflessione avrà luogo all'interno della legge di bilancio, lì vedremo le varie possibilità". Alla domanda se sarebbe a favore di un consorzio comune europeo per stoccare riserve di gas, Draghi ha ammesso di reputare "una cosa molto positiva non farsi trovare impreparati rispetto a picchi dell'energia che non hanno solo conseguenze sull'economia ma anche sulla distribuzione, sulla diseguaglianza". 

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