A Mattarella laurea ad honorem a Parma: "Pandemia ci ha insegnato valore della scienza"

Politica

“E' bene fare tesoro degli insegnamenti tratti in questi due anni difficili. Siamo stati costretti ad affrontare lutti, sofferenze, pesanti limitazioni, e la dura crisi che ne è scaturita condiziona ancora l'economia e gli equilibri sociali” ha detto questa mattina il presidente della Repubblica durante la sua lectio magistralis in occasione della cerimonia di conferimento della laurea in Relazioni Internazionali ed Europee dall'Università di Parma

La storia delle università "mostra quanto siano radicate, nello spirito dell'Europa, le questioni delle autonomie e delle libertà". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella sua lectio magistralis "Le università, fondamenta dell'idea di Europa, motori del suo futuro" in occasione del conferimento della laurea ad honorem ricevuta dall'Università di Parma. "Da corporazioni di soli docenti, o di docenti e studenti, le università hanno, progressivamente, acquisito un ruolo pubblico. Si sono trasformate da corpi ristretti di diritto civile a soggetti aperti di diritto pubblico" ha proseguito il Capo dello Stato.

La meritocrazia non può legittimare privilegi

"La meritocrazia non può essere sinonimo di una formula che legittimi chi si trova già in posizione di privilegio, bensì quella di chi aspira a mettersi in gioco" ha affermato Mattarella durante la sua lezione nella Chiesa di San Francesco del Prato. "Un'autentica democrazia sa riconoscere che prima di ogni merito accademico esiste "un merito di vivere", frutto dell'incontro con la realtà dei fatti e con la spinta a una emancipazione da essi - ha sottolineato il Presidente della Repubblica – Ciascuno affronta la propria esistenza all'interno di una comunità di origine, talora modesta e fragile, ma deve poter scegliere di aspirare a una comunità di intenti le cui porte sono aperte dal sapere".

Pandemia ci ha insegnato il valore della scienza

“E' bene fare tesoro degli insegnamenti tratti in questi due anni difficili. Siamo stati costretti ad affrontare lutti, sofferenze, pesanti limitazioni, e la dura crisi che ne è scaturita condiziona ancora l'economia e gli equilibri sociali” ha aggiunto il presidente della Repubblica parlando della pandemia che ha colpito il nostro Paese. “Ma abbiamo compreso, oltre ogni ragionevole dubbio, quale valore abbiano la conoscenza scientifica, la professionalità degli operatori, la coesione sociale, la risposta comune che viene dal senso civico e dalla coscienza di un destino condiviso"

approfondimento

Vaccino Covid. Ema: "Ok terza dose Pfizer a 18-55 anni dopo 6 mesi"

In Ue mutati paradigmi, è un salto di qualità

"L'Ue ha compiuto una svolta in questi mesi, sin dalle prime fasi della pandemia e poi culminata con il Next Generation. Ha mutato i paradigmi che avevano condizionato le politiche continentali nelle precedenti crisi degli anni Duemila, penalizzando fortemente i Paesi più deboli” ha proseguito Mattarella. “È stata una lezione per la Ue, che ha sollecitato una visione lungimirante: far diventare questo Piano la spina dorsale di una più solida e più equa, integrazione. Si tratta di un salto di qualità, capace di rafforzare i legami già esistenti tra i popoli e gli Stati dell'Unione”. 

approfondimento

Mattarella cerca casa a Roma, la visita e il selfie con l'inquilina

Usare Pnrr per rilanciare università italiane

"In Italia, esiste un grande paradosso: siamo la nazione che ha dato origine, forza e continuità all'idea di università ma il nostro Paese si trova in coda, purtroppo, per numero di laureati, per investimenti" ha aggiunto Mattarella. "La nostra università non risulta attrattiva come meriterebbe. Potremmo dire: non è amata come dovrebbe. Sta a noi utilizzare anche le disponibilità del Piano di ripartenza per dare maggior forza alle università e renderle ancor più una risorsa essenziale per lo sviluppo del Paese". 

approfondimento

L'Italia sta davvero rispettando tutte le scadenze del Recovery?

Patria Ue anche per chi fugge da schiavitù

"Giuseppe Mazzini ci dice "che la patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo". La Patria Europa, con le sue università, può essere l'approdo anche per chi, qui giunto o che giunge tra noi, vuole, attraverso lo studio e il confronto con i maestri, sfuggire alle schiavitù che ci circondano" ha detto il presidente della Repubblica. 

Politica: I più letti