"Bella Ciao" come inno della giornata della Liberazione, la proposta di legge

Politica

Bella ciao eseguita dopo l’Inno di Mameli il 25 aprile: questa la proposta da parte di Pd-M5S-Leu-Iv. Motivo? "La canzone non è espressione di una singola parte politica, ma tutte le forze politiche democratiche possono ugualmente riconoscersi negli ideali universali ai quali si ispira"

L'ultimo dibattito politico si concentra su una canzone e non su una canzone qualunque, ma "Bella Ciao", simbolo della resistenza italiana. Nella proposta di legge, firmata da deputati Pd, Iv, Leu e M5S, "si chiede - c'è scritto -  il riconoscimento da parte della Repubblica di "Bella ciao", quale espressione popolare dei valori fondanti della propria nascita e del proprio sviluppo".  La richiesta è di suonarla subito dopo l'inno nazionale, in occasione delle cerimonie ufficiali per i festeggiamenti del 25 aprile. Il testo è stato depositato alla Camera il 21 aprile di quest'anno ed è stato assegnato alla commissione Affari costituzionali di Montecitorio lo scorso venerdì ma l'esame non è ancora stato avviato.

La storia di "Bella Ciao" 

Questo canto popolare è da sempre considerato simbolo della Resistenza e della festa della Liberazione del 25 aprile. Un canto dal significato storico che è stato condiviso nel tempo, ma che non compare nei documenti ufficiali. La prima apparizione è nel 1953, sulla rivista "La Lapa" di Alberto Mario Cirese, per poi essere inserita, proprio il 25 aprile del 1957, in una breve raccolta di canti partigiani pubblicati dal quotidiano "L'Unità". Cesare Bermani, storico italiano, l'ha definita "l'invenzione della tradizione" e ha dimostrato che era una canzone cantata negli anni della Resistenza. Una Resistenza che ha visto tanti protagonisti da Nord a Sud: dalla Brigata Maiella in Abruzzo, ai combattenti di Reggio Emilia, Modena, delle Langhe. "L'incontro fra questi combattenti e le forze partigiane del Nord - ha detto Bermani - soprattutto in Emilia, è stato un momento cruciale di scambio e contaminazione culturale". 

 

Politica: I più letti