Copasir, M5s-Pd abbandonano i lavori. Si dimettono i leghisti Volpi e Arrigoni

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I componenti Dieni, Cattoi, Castiello del Movimento 5 Stelle, e Borghi del Partito Democratico hanno comunicato la decisione "al fine di contribuire alla soluzione della titolarità della Presidenza del comitato medesimo". Questa mattina, inoltre, i componenti della Lega nel Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, il presidente Raffaele Volpi e Paolo Arrigoni, hanno rassegnato le loro dimissioni

Caos all'interno del Copasir dopo che tre componenti del M5s, uno del Pd hanno abbandonato i lavori, seguiti poi dalle dimissioni dei leghisti Raffaele Volpi e Paolo Arrigoni. Da più parti si chiede che la presidenza del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica vada all'opposizione. Dieni, Cattoi, Castello del Movimento e Borghi del Pd hanno fatto sapere: "Abbiamo abbandonato i lavori del Copasir al fine di contribuire alla soluzione della titolarità della Presidenza del comitato medesimo". Mentre il componente della Lega Volpi si è dimesso anche da presidente del Copasir.

M5S e Pd chiedono una soluzione

"Nel pieno rispetto delle prerogative istituzionali - hanno fatto sapere Dieni, Cattoi, Castiello e Borghi - abbiamo votato la delibera adottata dall'ufficio di presidenza in ordine all'attivazione di quanto stabilito dall'art. 34 della legge 124/2007. Al tempo stesso, al fine di porre il Comitato al di fuori delle ripercussioni politiche e ripristinare quanto stabilito dal comma 3 dell'articolo 30, acquisita sul merito anche la condivisione del gruppo parlamentare di Leu, abbiamo abbandonato i lavori del Copasir". L'obiettivo è proprio quello di trovare una soluzione alla questione della titolarità della Presidenza.

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Le dimissioni di Volpi e Arrigoni

Il 20 maggio i componenti della Lega nel Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, il presidente Raffaele Volpi e Paolo Arrigoni, hanno rassegnato le loro dimissioni come componenti del Comitato. La Lega "pretende l'immediata, integrale applicazione della legge 124 del 2007 che prevede l'assegnazione all'opposizione di 5 componenti su 10 tra cui poter scegliere l'eventuale Presidente", hanno comunicato. Volpi e Arrigoni hanno poi fatto sapere che "non parteciperanno alla votazione di nessun presidente fino alla completa applicazione della legge e si attendono istantanee dimissioni di tutti gli altri componenti del Comitato al fine di consentire ai presidenti di Senato e Camera le conseguenti valutazioni, riconfermando che gli stessi presidenti avevano dichiarato completamente legittima sia la composizione del Comitato sia la sua presidenza. I presidenti avevano richiamato l'unico precedente riguardante il governo Monti e la presidenza D'Alema, nel quale veniva negato la presidenza del Copasir alla Lega nonostante fosse l'unica forza di opposizione". 

La richiesta di dimissioni di tutti i componenti

Nei giorni scorsi, da più parti, è arrivata la richiesta di dimissioni di tutti i componenti del Comitato affinché la presidenza venisse affidata all'opposizione. Alcuni dei costituzionalisti promotori di una lettera appello ai presidenti delle Camera hanno anche predisposto un ricorso alla Corte Costituzionale per conflitto tra i poteri dello Stato, al fine di "ripristinare la legalità costituzionale". Proprio da parte di Volpi era poi arrivata la proposta di "un patto politico-istituzionale: ci dimettiamo tutti e, in accordo con i presidenti di Camera e Senato, siano assegnati cinque posti all'opposizione. L'elezione del presidente non è disgiunta dalla composizione del Comitato". Per legge la composizione del Copasir prevede una struttura paritaria dei dieci membri tra maggioranza ed opposizione, con la presidenza a quest'ultima. Volpi ha ricordato che attualmente "c'è solo un membro dell'opposizione e se questo non prende i voti necessari cosa succede? Il Copasir, per legge, non può restare senza presidente".

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