Covid, Zaia firma una nuova ordinanza per il Veneto: misure contro gli assembramenti

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Il presidente della regione veneta: "Provvedimenti in linea con quelli precedenti, non siamo in grado di creare allentamenti. Dureranno fino al 4 dicembre in attesa del nuovo Dpcm". Intanto sulla stagione sciistica avverte: "Con le nostre linee guida si potrebbe sciare"

Luca Zaia ha firmato una nuova ordinanza per contenere la pandemia di Covid-19: introduce misure che guardano al tema degli assembramenti. "È in linea con la precedente - ha annunciato il presidente del Veneto - non siamo in grado di creare allentamenti. Dura fino al 4 dicembre, in tempo per il nuovo Dpcm. Nel frattempo, se potessimo avere un calo dei parametri, potremmo intervenire per un minimo di allentamento soprattutto per le attività che stanno soffrendo". Lo stesso Zaia, in un’intervista al Corriere della Sera, aveva infatti parlato della possibilità di far partire la stagione sciistica: "I nostri tecnici hanno stilato un documento con le prescrizioni che, se adottate e seguite con scrupolo, possono consentire l'avvio regolare della stagione sciistica. Adesso sottoporremo le nostre linee guida al Cts" (COVID: AGGIORNAMENTI SPECIALE).

Cosa prevede l'ordinanza del Veneto

Quella emessa da Luca Zaia è un'ordinanza che punta alla stretta sulle presenze nei negozi. In tutti gli esercizi al dettaglio, fino ai 40 mq. di superficie di vendita può essere presente un cliente; fino ai 250 mq. un cliente ogni 20 mq.; sopra i 250 mq, uno ogni 30. Nelle code di attesa va rispettato il distanziamento di almeno un metro e il gestore è responsabile del controllo, anche dell'esterno, apponendo all'ingresso strumenti e apparecchi che indichino il numero massimo delle presenze consentite. I ristoranti dovranno inoltre assicurare che i menù siano su supporto digitale o con usa e getta cartaceo. Non è permessa nessuna forma di buffet. Va rispettata la distanza minima di un metro tra i clienti e presso ciascun tavolo non potranno esserci più di quattro soggetti non conviventi. La mascherina va usata in ogni spostamento all'interno del locale. Il liquido igienizzante va posto all'entrata, ai tavoli e nei bagni. "Repetita iuvant - ha commentato Zaia - perché abbiamo capito che qualcuno non aveva capito"

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"Sci? Se per il governo è no ci adeguiamo alle nostre condizioni"

Zaia poi afferma che se il governo optasse per lo stop allo sci, si adatterà alla decisione, ma a tre condizioni: "Una comunicazione chiara, seria, non catastrofista. Non poter sciare a Cortina, per esempio, non vuol dire non poter visitare Venezia". Seconda condizione, che "ciò valga per tutta l'Europa. Non si può vietare lo sci in Alto Adige e consentirlo in Carinzia".

"E' molto importante che gli impianti sciistici aprano a Natale, perché sarebbe un segnale positivo per tutti. Altrimenti, con le stazioni chiuse, il danno sarebbe irreparabile". Parlando all'ANSA Federica Brignone, detentrice della coppa del mondo di sci, prende posizione in maniera forte sul dibattito del giorno sul fronte misure anti Covid-19, 23 novembre 2020.  ANSA / ROBERTA MARROLLO

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"Ristori non siano solo per zone rosse"

Poi il governatore veneto puntualizza sulla questione ristori, terza condizione posta al governo: "Al momento sono previsti solo per chi opera nelle zone rosse", ma le restrizioni colpirebbero anche le zone gialle come il Veneto: "È come se ci si dovesse per forza ammalare per poter avere le cure". Infine, rispetto al confronto tra le Regioni e il governo sul prossimo Dpcm, Zaia spiega che i governatori hanno chiesto di ridurre i parametri da 21 a 5: "Attendiamo una risposta".

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