Covid, Nardella a Sky TG24: “A Natale niente feste, cenoni o assembramenti in casa”

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Il sindaco di Firenze: “Peggio della fascia rossa c’è il rischio di sprecarla, se stringiamo i denti riusciremo a tornare in una condizione più normale” in vista delle festività. Sull’Rt: “Stiamo andando verso l’1,5, dobbiamo stabilizzare questo dato”. Poi un appello sulla scuola: “Non è stata e non è la causa di focolai e di contagi, si smetta di mettere al mondo della scuola la maglia nera dell’epidemia”

A Natale “niente feste, niente cenoni, niente occasioni di raggruppamento” che potrebbero vanificare gli sforzi fatti finora per contrastare la seconda ondata della pandemia di Covid-19 (AGGIORNAMENTI - SPECIALE). A lanciare l’appello è il sindaco di Firenze Dario Nardella, che invita anche a comprare i regali con uno shopping “rispettoso delle regole di distanza e con le mascherine, e con i negozi spero aperti, il mondo del commercio sta soffrendo tantissimo”.

“Non sprechiamo la fascia rossa”

Nardella si rivolge poi ai cittadini toscani: “Peggio della fascia rossa c’è il rischio di sprecarla, So che molti commercianti soffrono, si lamentano e protestano ma se noi stringiamo i denti riusciremo a tornare ad una condizione più normale in vista del Natale. Non buttiamo via questo sforzo straordinario, anche perché mancano ormai poche settimane all'arrivo del vaccino”.

"Stiamo andando verso Rt 1,5"

Il sindaco poi spiega che "come Rt siamo partiti da 1,8, adesso stiamo andando verso 1,5, sappiamo che questo era il limite che ci faceva passare dall'arancione al rosso. Nelle ultime 24 ore in Toscana abbiamo 2.207 nuovi positivi, 594 nell'area fiorentina: siamo un po' saliti rispetto a ieri, non possiamo dire che la curva si stia abbassando ma c'è una tendenza a una lieve diminuzione". "Se stabilizzeremo il dato dell'Rt sotto l'1,5 per un periodo consolidato - aggiunge - allora potremo uscire dalla zona rossa". “L’impegno per il tracciamento è fortissimo”, dice ancora Nardella, che racconta del tracciamento di tutti gli studenti del capoluogo toscano e osserva: “La scuola non è stata e non è la causa di focolai e di contagi, si smetta di mettere al mondo della scuola la maglia nera dell’epidemia”.

Luci natalizie accese e vetrine di negozi  nel centro di Roma.
ANSA/CLAUDIO PERI

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“Servono aiuti per i nuovi poveri del virus”

Nardella poi, parlando dei decreti Ristori, lancia un appello al governo "affinché accanto a ristori che sono fondamentali possa esserci anche un aiuto per la crisi sociale. Ci sono sempre più persone in difficoltà, non riescono ad avere anche i minimi sostentamenti, i nuovi poveri del virus: mi auguro che il governo metta in condizione i sindaci di distribuire una nuova partita di buoni pasto come già stato fatto all'inizio di questa emergenza". "Mi auguro - conclude - che per il 2021 ci sia un piano economico forte, di rilancio perché i ristori da un lato danno una risposta nell'immediato, ma il piano economico ci deve permettere di fare la traversata del deserto dell'anno prossimo".

Luminarie per le feste natalizie ai tempi del coronavirus, Lombardia zona rossa

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