Discoteche aperte in Sardegna: opposizioni annunciano mozione di sfiducia contro Solinas

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Continua la polemica riguardo all’ordinanza che la scorsa estate ha permesso la riapertura dei locali da ballo a ridosso del Ferragosto e su cui la Procura di Cagliari ha avviato un fascicolo per epidemia colposa. I partiti di minoranza chiedono il passo indietro del governatore e l’istituzione di una commissione d'inchiesta. Intanto spunta un parere negativo del Cts di qualche giorno prima, ma la Regione ribatte: si riferisce ad altro

In Sardegna continua la polemica e lo scontro politico riguardo all’ordinanza che la scorsa estate ha dato il via libera alla riapertura delle discoteche. Ordinanza finita ora sul tavolo della Procura di Cagliari con l'avvio di un fascicolo per epidemia colposa. I partiti di opposizione, per fare luce su alcuni aspetti della gestione dell'emergenza Covid nella regione, hanno sollecitato l'istituzione di una commissione d'inchiesta. Chiedono anche le dimissioni - e annunciano una mozione di sfiducia - del governatore Christian Solinas: “Risponda sul parere del Cts o vada via”. Uno dei punti su cui si dovrà fare chiarezza, infatti, è proprio il parere del Comitato tecnico scientifico che l’ordinanza dà per acquisito. I contenuti di quel documento li conoscono in pochissimi, ma è proprio su di esso che la Regione ha fondato le motivazioni per far ripartire la movida e non spegnerla nel periodo di Ferragosto. Nelle scorse ore si è diffusa la notizia di un primo parere negativo del Comitato, datato 6 agosto. La Regione, però, ha replicato che quel parere non ha niente a che fare con l'ordinanza firmata l'11 e che si riferisce "a una bozza di linee guida regionali per il settore delle discoteche, mai adottate" (CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE).

Le opposizioni firmano mozione di sfiducia contro Solinas

Contro Solinas si sono ricompattate le opposizioni nel Consiglio regionale della Sardegna: hanno annunciato una mozione di sfiducia verso il presidente che sarà sottoscritta da tutti i partiti di minoranza. Movimento 5 Stelle, Progressisti, Partito Democratico e Leu, infatti, ritengono “quanto successo estremamente grave”. “I sardi non meritano di essere governati in questo modo”, hanno spiegato le minoranze in una nota. “La fiducia e la trasparenza sono valori fondamentali e il presidente Solinas li ha violati. Come opposizioni unite chiediamo la condivisione della mozione da parte di tutti i colleghi che tra la maggioranza abbiano il senso di responsabilità e l'onestà intellettuale di riconoscere un fallimento di governo”. La richiesta di dimissioni a Solinas è arrivata da più parti. “Non si può più ammettere tanta inadeguatezza e chiediamo subito le dimissioni di Solinas", hanno dichiarato i parlamentari sardi del Movimento 5 Stelle Emanuela Corda, Lucia Scanu, Paola Deiana, Nardo Marino, Mario Perantoni, Luciano Cadeddu, Alberto Manca, Pino Cabras. “Mostri gli atti e smentisca le accuse che gli arrivano da ogni parte o presenti le dimissioni per manifesta incapacità di gestire una situazione così importante”, ha ribadito anche Eugenio Lai (LeU). “Solinas risponda alle domande o si dimetta", ha chiesto anche il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda.

UN IMPRENDITORE ITALIANO (NOME NON DISPONIBILE) HA ACQUISTATO E LAVORA COME DJ IN UNA DISCOTECA A TIRANA. ANSA/DM

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La richiesta di una commissione d’inchiesta

In giornata, i partiti di opposizione hanno chiesto anche una commissione di inchiesta. Una richiesta arrivata dopo che martedì la Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo dove si ipotizza il reato di epidemia colposa in relazione alla diffusione del virus a ridosso di Ferragosto nel nord dell'Isola e legato all'apertura delle discoteche. Uno dei primi punti su cui la commissione sarà chiamata a fare chiarezza è proprio il parere del Comitato tecnico scientifico che l'ordinanza numero 38 firmata dal governatore Solinas l’11 agosto - ordinanza che riapre i locali da ballo - dà per acquisito. Tuttavia, in pochi sono a conoscenza dei contenuti di quel documento, sul quale la Regione ha fondato le motivazione per non spegnere la musica durante il Ferragosto. I Progressisti avevano fatto richiesta di accesso agli atti, ma non hanno mai avuto risposta. Secondo Repubblica, il Cts aveva espresso un giudizio di non approvazione già il 6 agosto, attraverso una mail inviata all'assessore della Sanità Mario Nieddu e al direttore generale della Sanità Marcello Tidore. Secondo la Regione, però, il documento del 6 agosto non è riferito all'ordinanza dell'11 agosto ma a una bozza di linee guida regionali - mai adottate - per il settore delle discoteche. Ci sarebbe quindi un altro parere, quello cui fa riferimento espressamente l'ordinanza dell'11 agosto. Nel documento, infatti, si cita l'acquisizione "in data odierna del parere espresso sulla presente ordinanza dal Comitato tecnico scientifico istituito per fronteggiare la diffusione epidemiologica del Covid-19 nell'Isola". L'opposizione di centrosinistra ha fatto subito richiesta di accesso agli atti, senza però ottenere alcuna risposta. Sull'esistenza di questo parere si basa anche l'inchiesta aperta dalla Procura di Cagliari per epidemia colposa. I magistrati vogliono capire se la Regione abbia consentito l'apertura dei locali della Costa Smeralda nonostante fosse a conoscenza dei rischi.

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