La ministra dell’Istruzione si è rivolta al Governatore pugliese chiedendo di rivedere la sua decisione perché la “scuola non è un problema ma è futuro e speranza"
"Pensare di risolvere il problema chiudendo le scuole è una mera illusione. Perché i ragazzi escono, anzi usciranno di più e rischieranno di contagiarsi". La ministra dell'Istruzione ha replicato così sui social alla decisione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano di chiudere gli istituti. La sua richiesta è chiara e netta: riaprire "al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie”. Secondo Lucia Azzolina infatti la situazione nelle scuole è sotto controllo. “A scuola non solo ci sono misure di sicurezza, ma anche protocolli che permettono controllo e tracciamento”, ha aggiunto.
Scuola e sistema sanitario in Puglia
"La Regione Puglia ha sospeso le attività didattiche in presenza definendo 'impressionante' il numero dei contagi – ha proseguito - eppure, secondo quanto ci ha comunicato, si tratta di 417 studenti risultati positivi (su una popolazione studentesca di 562 mila). La stessa Regione ha poi ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all'interno delle scuole ma l'organizzazione del lavoro della Sanità regionale". “Sono sommersa in queste ore da messaggi di sconforto, delusione e amarezza - ha concluso la ministra -. La comunità scolastica pugliese nei mesi scorsi ha lavorato tantissimo, per preparare le scuole alla riapertura. Dimostrando spirito di sacrificio e responsabilità. La stessa che oggi è richiesta a tutti gli attori istituzionali per non togliere alle bambine e ai bambini momenti di socialità, studio, impegno e crescita. La scuola non è 'un problema' come qualcuno ha scritto. La scuola è futuro e speranza".
Emiliano: "Sospensione lezioni mia prerogativa"
"Sospendendo la didattica in presenza ho esercitato le mie legittime prerogative previste dalla legge, come il presidente del Consiglio ha esercitato le sue con i vari Dpcm che ha emesso". Lo afferma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, smentendo false notizie sul ritiro dell'ordinanza che prevede la chiusura delle scuole da domani. "E' falso. Se ho qualcosa da dire al Governo o al presidente Conte lo faccio nella sede competente - spiega - in riservatezza e senza polemizzare pubblicamente". Il comunicato sul ritiro dell'ordinanza, aggiunge Emiliano, "è un falso messo in piedi da chi evidentemente non si rende conto della gravità del momento e si diverte a seminare confusione". "Siamo in una vicenda più grave del previsto - sottolinea - che va gestita con unità e rispetto reciproco". "Stiamo cercando soluzioni per le famiglie pugliesi che non sanno dove lasciare i bambini più piccoli - conclude - e sono certo che riusciremo ad attutire il loro disagio nei prossimi giorni".
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Arcuri: "Ordinanza Emiliano inopportuna e ingiustificata"
"Sono fermamente contrario all'ordinanza del governatore Emiliano che trovo ingiustificata, inopportuna e asintotica rispetto alle ultime decisioni prese dal governo". Lo ha detto in conferenza stampa il commissario all'emergenza Domenico Arcuri. "Credo - ha ribadito - che la scuola sia un valore assoluto e non negoziabile, per quanto comprendiamo la gravita' della diffusione del contagio".
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Orlando: "La stretta delle Regioni è prevista dal Dpcm"
Un chiarimento in merito ai poteri dei presidenti di Regione nella gestione delle scuole arriva dal vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, che su Twitter ha voluto precisare che “il Dpcm prevede che le regioni debbano assumere ulteriori misure necessarie, rispetto a quelle già previste, a contenere la pandemia con conseguenti responsabilità. I ministri che criticano l'esercizio di questi poteri evidentemente non hanno letto il Dpcm o non lo condividono".