Recovery Fund, David Sassoli a Sky TG24: tante risorse per l’Italia

Politica

Ai microfoni di Sky TG24, il presidente del Parlamento Europeo ha spiegato che è il momento di far convergere tutti i piani nazionali di ogni Stato membro. E sul Governo italiano ha aggiunto: "Ha lavorato bene"

Il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli ha dichiarato a Sky TG24 che con il Recovery Fund arriveranno “tante risorse". Per il nostro Paese sono 210 miliardi, "una somma importante, storica", che dovrà essere usata per rafforzare non solo l'Italia, ma l'intera Europa. "L’idea è che tutti i piani nazionali convergano per rafforzare le politiche europee e gli obiettivi dati". In questo senso - sottolinea Sassoli - il governo ha lavorato bene, pensando a rafforzare il progetto comunitario e non preoccupandosi soltanto di portare risorse a casa. "Credo che questo atteggiamento abbia colpito molto. C’è stato un unanime riconoscimento". L'Italia ha dimostrato "di essere all’altezza di un Paese fondatore dell’Europa”.

Servono progetti

“Le sfide globali – ha spiegato il presidente del Parlamento Europeo - le dobbiamo affrontare insieme, e saranno sempre di più. Abbiamo bisogno di rafforzare una politica comune. Nel Consiglio europeo nessuno si è sottratto e alla fine c'è stata la voglia di scommettere insieme. Arriveranno delle risorse – ha aggiunto - che potranno essere spese senza programmazione. L’Europa dà una visione, ma i Paesi ci devono mettere pragmatismo. Servono, programmi,  progetti, investimenti e riforme. Nessuno si può sottrarre a questo impegno e  questa responsabilità. Le risorse non devono essere disperse né andare in mani sbagliate".

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Rapporto Francia-Germania non più autosufficiente

“Il rapporto tra Germania e Francia è storico e molto importante anche per la tenuta dell’Europa. Ma credo che anche loro abbiano capito che non è autosufficiente e c'è bisogno dei Paesi del sud, dell’Italia, della Spagna", ha spiegato. "Credo che questo pluralismo europeo debba essere riconsiderato rispetto alle vecchie tradizioni in cui Germania e Francia la facevano da padrone"

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