L'errore sarebbe dovuto, spiegano fonti di palazzo Madama, a un errato calcolo dei senatori in congedo. L'Aula è già convocata per domani mattina alle 9:30.
Pasticcio in Senato, il voto di fiducia sul dl elezioni è nullo: mancava il numero legale. Quindi è tutto da rifare. L'Aula è già convocata per domani mattina alle 9:30. Nell'ultimo giorno utile prima della decadenza del decreto Elezioni per mancata conversione in legge, il voto sulla fiducia posta dal governo, quindi, deve essere ripetuto. E se tutto non dovesse filare liscio, il decreto che fissa l'election day a settembre, accorpando elezioni comunali, regionali e suppletive al referendum sul taglio degli eletti, diventerebbe carta straccia.
I dubbi dell'opposizione
Al termine di una giornata convulsa, con il governo che al Senato si salva per soli due voti, arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia che il numero legale nel voto di fiducia non c'era e, quindi, il voto non è valido. Già subito dopo l'esito della votazione le opposizioni, che non hanno partecipato alla fiducia, disertando l'Aula, hanno sollevato dubbi sulla validità del voto stesso.
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Il riconteggio e l'ufficialità dell'errore
Poi, in serata, dopo una accurata verifica, la notizia diventa ufficiale: il numero legale non era a 149, come erroneamente valutato, ma 150. L'errore sarebbe dovuto, spiegano fonti di palazzo Madama, a un errato calcolo dei senatori in congedo. Un incidente che, viene spiegato, non si verificava "da una trentina d'anni", sembra che l'ultimo precedente risalga a "una seduta dell'Aula di palazzo Madama del 1989".