Il premier spiega: "Non mi pare di essere accerchiato più di quanto lo fossi nella prima fase". E assicura: la maggioranza "è composta da partiti responsabili", anche "alcune perplessità del Pd sono rientrate"
"Non mi pare di essere accerchiato più di quanto lo fossi nella prima fase. In tutti questi mesi ho sentito dire in continuazione: Conte cade. Ma come si vede e si vedrà, non è così". Ad affermarlo è il premier Giuseppe Conte in un’intervista al Corriere della Sera in cui rileva che l'urgenza di agire non nasce da un suo "capriccio", ma dalla realtà che preme. Il premier sottolinea anche che la maggioranza "è composta da partiti responsabili". E spiega che "anche alcune perplessità del Pd sono rientrate" (CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI LIVE - ULTIMI SONDAGGI YOUTREND PER SKY TG24 - LE GRAFICHE - LE REAZIONI: PLAYLIST - IPOTETICA "LISTA CONTE" AL 14,3%).
Conte: nella maggioranza "clima migliore di quello che sembra"
Conte sottolinea anche che ”non possiamo ritardare il confronto con imprenditori, sindacati, categorie”. "Sento dire che occorre farlo con calma. Ma quale calma? Ci prendiamo qualche giorno per coinvolgere appieno le forze di maggioranza, e lo facciamo. Poi chiamiamolo patto, chiamiamolo confronto. Ma non va rimandato". Conte si definisce una persona "che non riesce a lavorare senza una strategia. E quella sulla fase del dopo-virus - spiega - avevo cominciato a prepararla già durante l'emergenza". In merito alle tensioni nella maggioranza, per il premier, “il clima è migliore di quello che sembra”. Quanto al ministro dell'Economia Gualtieri, "ha sempre condiviso tutto con me e insieme a me. Come premier non scavalco nessuno".