Passaporto sanitario, Solinas: “Querelle con Lombardia inutile. Non discriminiamo nessuno"

Politica

Il governatore: “Abbiamo chiesto una piccola cautela in più ovvero certificare uno stato di negatività al virus per chi arriva in Sardegna. Ma non vale solo per i lombardi, vale per tutti. La nostra regione vuole garantire ai turisti anche una sicurezza sanitaria"

“Querelle assolutamente inutile che non aveva alcun fondamento perché né la Regione Sardegna né io abbiamo mai detto che si sarebbero chiuse le porte ai lombardi, ai veneti, ai toscani, agli emiliani o a qualsiasi altro turista”. Così il governatore sardo Christian Solinas a Timeline, su Sky Tg24, sulla polemica a distanza con il sindaco di Milano Beppe Sala che riguarda la possibilità dell’istituzione di un “passaporto sanitario”. Un’idea avanzata da Solinas, nelle settimane scorse, per l’ingresso nell’isola nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus (AGGIORNAMENTI LIVE - LO SPECIALE). La proposta  ha fatto parecchio discutere e oggi è stata definita contraria alla Costituzione dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia.

"Non discriminiamo nessuno"

"Si è voluta costruire strumentalmente una questione sui turisti lombardi - aggiunge Solinas - che invece sono parte integrante del mercato turistico regionale. La nostra proposta non discrimina i lombardi, ma quello che li discrimina è l’ipotesi paventata dal Governo di concedere la mobilità tra regioni a seconda dell’indice di rischio. In questo modo verrebbe interdetta ad un’intera regione la possibilità di movimento. Al contrario utilizzando il nostro modello di certificazione di negatività un lombardo che non è positivo può spostarsi a prescindere dalla qualificazione del rischio della sua Regione. Quindi non c’è nessuna discriminazione”

Una spiaggetta nella zona di Santa Teresa di Gallura

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"Sardegna vuole offrire anche sicurezza sanitaria"

"La Sardegna - ha detto ancora Solinas - vuole accogliere a braccia aperte i flussi turistici, ma quest’anno vuole offrire, oltre alle sue bellezze ambientali e paesaggistiche, alla sua cultura e alla sua gastronomia, un plus in più: la sicurezza sanitaria. Ecco perché abbiamo chiesto una piccola cautela da parte di tutti per garantire al meglio chi abita e chi arriva in Sardegna, cioè un certificato di un test che possa dirci che chi arriva non è positivo al Coronavirus".

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"Non sto limitando circolazione persone"

Commentando le parole del ministro Boccia sull’incostituzionalità del passaporto sanitario per gli spostamenti tra regioni, Solinas ha detto: "Non sto limitando la circolazione delle persone, sto semplicemente evitando che quelle persone che devono, per la loro condizione di positività, avere assistenza domiciliare o ospedaliera e cure, non arrivino in un contesto come quello sardo, nel quale il grande assembramento di milioni di persone che si muovono per ragioni turistiche possa determinare un pericolo per la salute pubblica. Se dovessimo parlare di incostituzionalità è veramente incredibile che si parli di incostituzionalità di una richiesta di carattere sanitario rispetto a mesi nei quali la gente è stata costretta a restare a casa sempre con la stessa Costituzione".

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