Il vicesegretario del Partito Democratico - ospite de "L'Intervista" di Maria Latella a Sky Tg24 - torna sulla vicenda autostrade e prestiti, invitando a moderare i toni tra le forze di governo dopo l’attacco del sottosegretario Cancelleri (M5s) nei confronti della Ministra De Micheli (Pd): "Non si troverebbe una maggioranza diversa da questa"
"Il diritto del prestito esiste, il decreto prevede però che per l'erogazione di finanziamenti di questo livello ci sia una trattativa e credo si debba tenere conto di due fattori". A dirlo - con riferimento alla vicenda Autostrade-Atlantia - è Andrea Orlando, vicesegretario del Partito Democratico, durante "L’Intervista di Maria Latella" su Sky TG24 (l'intervista integrale). È lo stesso Orlando poi a chiarire i due fattori necessari per ottenere i finanziamenti: "Il primo è che è una azienda che gestisce una concessione e quindi il tema del rispetto degli impegni sulle tariffe è rilevante. Secondo, è una azienda che ha un contenzioso con lo Stato, anche se con una sua controllata, e credo che questi due temi andranno risolti come precondizione". L’esponente del Pd torna così sulla questione prestiti e invita a moderare i toni tra le forze di governo dopo l’attacco del sottosegretario Cancelleri (M5s) nei confronti della Ministra De Micheli (Pd). Lo stesso vicesegretario poi aggiunge: "Da ligure direi che sarebbe meglio evitare ultimatum e ricatti, questo lo dico senza minimamente voler precludere la possibilità per un’azienda di poter accedere a un prestito. Ma per quello che c’è stato in questa Regione credo che i toni sarebbe meglio si cambiassero".
La polemica M5s-Pd sul caso Atlantia
Le parole di Orlando arrivano dopo quelle del viceministro delle infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, secondo cui "Atlantia ricatta il governo quando afferma: 'se non ci fate la garanzia dello Stato per avere un prestito anche noi di qualche miliardo di euro, non facciamo gli investimenti'". Lo stesso Cancellieri aveva poi aggiunto che "il piano è commissariare Aspi con un commissario di governo e Spea - che taroccava i controlli - sostituita con Anas". Poi l’attacco alla ministra De Micheli: "Tiri fuori il dossier fatto insieme ad Aspi in una sorta di trattativa. Non lo conosce nessuno, non lo conosce né il M5s né altre forze di governo, né Conte".
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Orlando: "Nessuna maggioranza in parlamento diversa da questa"
Sulle polemiche all’interno della maggioranza, Orlando commenta: "Gli italiani hanno visto le immagini dell'Aula di ieri (22 maggio, ndr) non mi pare che preludano a un Governo di unità nazionale, sempre se fosse un obiettivo utile e non credo che lo sia. Prima di andare al voto bisogna tornare in Parlamento e sono certo che non si troverebbe una maggioranza diversa da questa". Poi, commentando le parole di Di Maio sulla presenza dei regolamenti prima del voto in caso non dovesse andare avanti il Governo Conte, aggiunge: "Forse Di Maio voleva dare segnali dei segnali all’interno della sua forza politica. Non lo so".