Governo discute su sanatoria lavoro nero. Salvini: “Se ci sarà, Lega in piazza”

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Sulla regolarizzazione dei lavoratori in nero la maggioranza continua a dibattere con il centrosinistra che ritiene corretto il piano della ministra Bellanova e il M5S che resta incerto. Dall’opposizione, arriva un fermo “no” alla misura con il Carroccio pronto alla protesta in strada. Intanto il centrodestra ha presentato una mozione di sfiducia al ministro Bonafede

All'interno della maggioranza si continua a dibattere sulla sanatoria per regolarizzare i lavoratori in nero, dopo l'annuncio di Teresa Bellanova che ha paventato la possibilità di dimettersi. Il centrosinistra sembra favorevole al piano della ministra, mentre il M5S resta incerto. Intanto l'opposizione continua a sostenere un fermo "no" al provvedimento, con Giorgia Meloni che ritiene la regolarizzazione un premio "ai fuorilegge" e Matteo Salvini che minaccia di andare in strada a protestare: "Se ci sarà una sanatoria di centinaia di migliaia di abusivi protesteremo a nome degli italiani" (PERCHÈ IL GOVERNO DISCUTE DI UNA SANATORIA MIGRANTI). Contrari alla sanatoria sono anche gli assessori all'Agricoltura di Veneto, Trentino, Friuli, Lombardia, Liguria, Abruzzo e Basilicata. Il centrodestra compatto, poi, ha presentato una mozione di sfiducia al ministro della Giustizia Alfonso Bonfede.

Salvini: "Protesteremo in parlamento e fuori"

Sulla regolarizzazione dei lavoratori in nero, il leader della Lega ha risposto alla domanda se il Carroccio è pronto a scendere in piazza dicendo: "Noi seguiamo le regole, come fanno tanti commercianti incredibilmente multati. Nel rispetto delle regole se ci sarà una sanatoria di centinaia di migliaia di abusivi protesteremo a nome degli italiani sia nelle aule del parlamento che fuori dalle aule del parlamento". "Gli sbarchi sono quadruplicati: ovvio se parli di sanatorie... È criminogena la sola idea di regolarizzare centinaia di migranti - ha poi affermato Salvini che aggiunge - un conto diverso sarebbe prorogare i permessi scaduti di qualche mese ma una sanatoria indiscriminata sarebbe devastante".

Meloni: "Si premia chi è arrivato in Italia clandestinamente"

Mentre Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, su Twitter scrive: "Regolarizzare 600mila clandestini vuol dire premiare chi è arrivato in Italia violando le leggi e penalizzare gli stranieri che non sono arrivati aspettando di poterlo fare a norma di legge attraverso il decreto flussi. È un pessimo segnale. Non è ciò che fa uno Stato serio".

Il no delle Regioni del centrodestra

Gli assessori delle Regioni del centrodestra hanno inviato una lettera alla ministra dell'Agricoltura e a quella del Lavoro, in cui ritengono che "la sanatoria degli immigrati non è una soluzione, senza voucher". La missiva è stata sottoscritta dall'assessore all'Agricoltura del Veneto, Giuseppe Pan, e dai colleghi di Trentino, Friuli, Lombardia, Liguria, Abruzzo e Basilicata. "Il ministro Bellanova continua ad affermare l'idea di regolarizzare circa 600 mila stranieri per lavorare in agricoltura. Una proposta che non risponde alle esigenze di stagionalità del mondo agricolo e che finirà per aumentare l'area grigia e illegale del caporalato".

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Zingaretti: "Il piano proposto è corretto"

Il leader del Pd, invece, ritiene che il piano proposto da Teresa Bellanova sia "corretto" e auspica che si trovi una soluzione all'interno della maggioranza perché "è un'esigenza sotto tanti aspetti. C'è rigidità soprattutto per ragioni di visibilità politiche" (L'INTERVENTO DI ZINGARETTI A SKY TG24). Per Davide Faraone, di Italia Viva, la ministra ha posto "un problema politico serio, spero non si dimetterà perché sarà trovata una soluzione al problema reale che ha posto a nome di tutti gli imprenditori agricoli". Per Faraone la proposta è chiara "è una fesseria che vogliamo far lavorare solo i migranti, abbiamo chiesto di mettere a lavoro nei campi i percettori di reddito di cittadinanza, ma la questione va risolta subito, nella massima legalità e vincendo la battaglia al caporalato". Poi aggiunge: "Noi vogliamo tutelare il Made in italy davvero, non come fanno Salvini e il M5S le cui uniche soluzioni sono la propaganda sovranista e l'assistenzialismo senza lavoro".

 

Crimi: "No a regolarizzazioni degli irregolari"

Dal M5S, Vito Crimi sostiene che il Movimento sia contrario "alla regolarizzazione degli irregolari". A Uno Mattina il capo politico del M5S spiega che "se il nostro obiettivo è sostenere l'agricoltura allora dobbiamo lavorare a misure per garantire il mercato ma la soluzione non è la regolarizzazione, come se in agricoltura lavorassero solo migranti irregolari, un assunto sbagliato". Crimi sottolinea quindi di essere "per l'emersione del lavoro nero, quello dei migranti o meno" e quindi "su quel fronte siamo tutti insieme, siamo disponibili", aprendo alla proposta di Bellanova e lasciando intravedere la possibilità di trovare un accordo sulla sanatoria all'interno della maggioranza.

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