Secondo il leader di Italia Viva, gli ultimi provvedimenti governativi contro il Covid-19 "calpestano i diritti costituzionali". Il presidente di Forza Italia, invece, difende l’Europa: "Dopo qualche incertezza iniziale sta rispondendo meglio del nostro governo"
L'ultimo dpcm è "uno scandalo costituzionale". A dirlo, in un'intervista a Repubblica, è il leader di Italia Viva Matteo Renzi. "Non possiamo - dice l’ex sindaco di Firenze al Pd - calpestare i diritti costituzionali". In tema Coronavirus si è espresso anche un altro ex premier, Silvio Berlusconi, a Radio24: "Non mi sento di dare un giudizio tanto severo sull'Europa. Se vi sono state lentezze e ritardi nell'intervenire a favore dell'Italia, è stato proprio a causa delle resistenze dei partiti sovranisti che sono forti in alcuni Paesi del nord-Europa", mentre al Messaggero afferma: "Incomprensibile il "no" al Mes, "assurdo rifiutare 37 mliardi". (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - GRAFICHE). Conte intanto non accenna ad alcun passo indietro: "Rifarei tutto. Ho una grande responsabilità nei confronti del Paese e non posso permettermi di seguire i sentimenti dell'opinione pubblica".
Renzi: "In autunno carneficina di posti di lavoro"
Criticando il governo Conte, Renzi suggerisce un’alternativa all’ultimo dpcm: "Trasformiamolo in un decreto e portiamolo in Parlamento. Si tratta - aggiunge - di un errore politico, economico e costituzionale. Politico perché delega al comitato tecnico scientifico una scelta politica: contemperare i rischi". Poi afferma: "Così in autunno ci sarà una carneficina di posti di lavoro". Infine, sempre sulla fase 2 conclude: "La mancata regionalizzazione è una scelta sbagliata" (IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE - COME SARANNO I TRASPORTI - COSA CAMBIA PER LO SPORT).
Berlusconi: "Il sistema Europa sta reagendo"
"Il sistema Europa, dopo qualche incertezza iniziale che io per primo ho condannato, sta rispondendo all'emergenza meglio di quanto abbia fatto il nostro governo", dice Berlusconi, che sulla fase 2 attacca il governo: "Non mi convince affatto l'impostazione della fase 2: mi pare molto confusa, incerta e piena di contraddizioni. Se c'è una cosa che fa male alle persone e alle imprese è l'incertezza. È assolutamente indispensabile che i negozi riaprano il 4 maggio, non un giorno più tardi. Una contraddizione ancora più grave è il divieto delle funzioni religiose. È un atto che definisco ai limiti del persecutorio". Poi aggiunge: "La responsabilità di queste scelte non è del dottor Colao o della sua Task Force, è invece il Governo che decide ed è al Governo che vanno le nostre critiche e le nostre richieste di cambiamento" (CHI SONO I "CONGIUNTI"? - I CODICI ATECO DELLE ATTIVITÀ CHE RIAPRONO).
Berlusconi: "Non capisco le opposizioni al Mes"
In un'altra intervista, invece, Berlusconi si concentra sulla questione Mes: "Davvero non riesco a capire le opposizioni al Mes", dice. "Ci viene offerto, con procedure estremamente favorevoli e soprattutto senza condizioni, perché altrimenti il nostro parere sarebbe stato diverso, un prestito a tasso quasi zero, di 36 o 37 miliardi" per la sanità, spiega il leader di Forza Italia. "Perché mai dovremmo dire di no? Solo per ostilità preconcetta verso l'Europa?". Poi ritorna sulla fase 2: "Per ora vedo soprattutto ritardi e confusione. Noi siamo responsabili, vogliamo aiutare e non boicottare", ma "bisogna fare molto di più, molto meglio e molto in fretta per far ripartire il Paese". Infine su Conte: "Il nostro giudizio sul governo è sempre stato negativo e non abbiamo certo cambiato idea". Di certo, conclude, "nell'immediato il Paese non può certo permettersi una campagna elettorale. Bisognerà vedere se nell'attuale Parlamento esiste una maggioranza intorno ad un governo più adeguato - per programma, per composizione e per base di consenso nel Paese - a gestire una fase di rilancio che sarà lunga e difficile. Se tali condizioni ci saranno, ne ragioneremo con i nostri alleati".
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