Coronavirus, Fedriga a Sky TG24: "Ipotizzare riaperture prima del 4 maggio". VIDEO

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Il presidente del Friuli Venezia Giulia ribadisce la linea di diverse regioni: "Posizione unitaria di tutte" nel chiedere al governo "di iniziare a riaprire in modo prudente". Paesi stranieri "ci stanno rubando fette di mercato”, afferma l'esponente della Lega

 “Come regioni avevamo fatto presente al Governo una necessità di ipotizzare una riapertura, seppur controllata e limitata, antecedente al 4 maggio”. Il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, in un’intervista a Sky TG24, conferma la linea di alcune regioni sulla possibilità di riaprire prima del 4 maggio, data prevista dall’ultimo dpcm per la fine del lockdown per contenere il contagio da coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE GRAFICHE). “Abbiamo fatto un incontro in videoconferenza tra tutti i presidenti di Regione”, spiega il governatore, “e c’è una posizione unitaria da parte di tutte le Regioni sul sottolineare, chi con più forza chi con qualche dubbio in più, la necessità di iniziare" a riaprire "in modo prudente e soprattutto cercando di mettere insieme la sicurezza sanitaria e le necessità economiche”.

“Ci auguriamo collaborazione reciproca con il governo”

Tornando sul tema della riapertura, Fedriga afferma: “C’è un decreto legge approvato dal Governo che toglie la possibilità alle Regioni di proporre aperture autonomamente. Abbiamo sempre cercato una via di collaborazione istituzionale e ci auguriamo che questa collaborazione sia reciproca, perché se è vero che serve un coordinamento nazionale, e ne sono convinto, bisogna però vedere anche le specificità e le necessità dei diversi territori e anche la loro diversa capacità di reazione” (FOTO SIMBOLO – IN ARRIVO L’APP PER IL TRACCIAMENTO DEI CONTAGI I NUMERI DELL'ITALIA).

“Paesi stranieri ci stanno rubando fette di mercato”

Fedriga spiega sua la linea per la ripartenza: dare delle “linee guida molto chiare alle imprese che vogliono ripartire e pensando anche alla mobilità dei lavoratori”. Inoltre, aggiunge l'esponente della Lega, “serve anche particolare attenzione a determinati settori, come ad esempio quelli particolarmente coinvolti nell’export, perché in questo momento Paesi stranieri ci stanno rubando fette di mercato e il rischio è che il 4 maggio alcune imprese non riaprano”.

“Non possiamo dare la responsabilità delle scelte politiche ai comitati tecnici”

“La politica deve avere la grande responsabilità di fare sintesi”, insiste Fedriga. “Se diamo ai comitati tecnico-scientifici la responsabilità delle scelte di carattere politico non servono più Governi o presidenti di Regione. La politica deve fare ancora qualche sforzo per coniugare le esigenze. Dobbiamo avere un motto: ‘aprire in sicurezza’”, sottolinea il governatore. “La politica deve prendersi la responsabilità di fare delle scelte su come iniziare a riaprire oppure a organizzare il trasporto pubblico locale evitando affollamenti. La politica deve saper fare sintesi, altrimenti non serve”.

“Non possiamo pensare di fare prevenzione facendo gli esami sierologici”

Fedriga si è poi soffermato sul tema dei test sierologici: “Dobbiamo puntare molto sulla diagnosi tramite tampone, nonostante anche questi abbiano margini di errore elevati, però sono quelli più sicuri che abbiamo. Dall’altro lato c’è la questione dei test sierologici, sono favorevole ad usarli ma, quelli che funzioneranno, serviranno per fare un’indagine epidemiologica. Non possiamo pensare di fare prevenzione facendo gli esami sierologici perché possono servire diversi giorni per sviluppare gli anticorpi”.

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