Coronavirus, Salvini a Sky Tg24: "Mes è un furto, ogni euro da restituire con sacrifici"

Politica

Il leader della Lega: "Gli italiani hanno già dato 58 miliardi. Ora ci dicono che potremmo averne 36, ad alcune condizioni, è una fregatura". Su Draghi: "Perché no? L'Italia ha bisogno del meglio". Il virus? "Non si sconfigge solo con la scienza, serve anche Dio"

Il Mes per affrontare la crisi economica causata dal Coronavirus? Matteo Salvini non ci sta e il perché lo spiega a "L'intervista" di Maria Latella su Sky Tg24.  Per il leader della Lega, il Meccanismo europeo di stabilità economica è "come un furto, ogni euro che ci danno oggi dovrà essere restituito con interessi e sacrifici al Mes. Gli italiani hanno già dato al fondo Mes e ad altri fondi salva-Stati e salva-banche 58 miliardi di euro. Ora ci dicono che potremmo avere il 2% del nostro Pil, ovvero 36 miliardi. Abbiamo, quindi, dato 58 miliardi e, se facciamo i bravi, accettiamo delle condizioni che saranno a carico dei nostri figli, ce ne danno indietro 36. Anche mia figlia capisce che c’è una fregatura". (L'INTERVISTA INTEGRALETUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE GRAFICHE CON I NUMERI DEI CONTAGI IN ITALIA).

"Spero nessuno abbia preso impegni per gli italiani"

"Non vorrei – ha poi aggiunto Salvini - che qualcuno abbia preso a titolo personale, senza dirlo al Parlamento e agli italiani, degli impegni che però sono un danno per il Paese. Il presidente del Consiglio spergiura che lui non accetterà mai il Mes mentre il ministro dell’Economia dice che un mezzo Mes, un Mes simpatico si potrebbe considerare. Delle due l’una, o ha ragione uno o ha ragione l’altro".

"Il Mes deve ricordare la Grecia"

Secondo il segretario della Lega "per gli italiani ogni cosa che contiene la parola Mes sullo sfondo deve ricordare la Grecia, quindi la vendita di porti, aeroporti, palazzi, monumenti e magari dell’oro. Gli italiani non ricordano che noi abbiamo la terza riserva aurea del mondo, cento miliardi di euro di oro in deposito presso la Banca d'Italia. Non vorrei che qualcuno avesse messo gli occhi su quello".

"Non vogliamo soldi dei tedeschi e dei francesi"

"Noi non vogliamo i soldi dei tedeschi, dei francesi o dei polacchi. Tantissimi economisti liberi stanno chiedendo di spendere adesso per gli italiani i soldi degli italiani. Un’emissione straordinaria da cento miliardi di euro di buoni del Tesoro italiani offerti a condizioni vantaggiose ai risparmiatori, agli imprenditori e ai cittadini italiani con durata ventennale. In questo modo il debito italiano e la ricostruzione italiana saranno in mano, non al Mes o ai tedeschi, ma agli italiani. Si è fatto tante volte in passato e si può fare adesso con la garanzia della Bce. L’unico intervento che possiamo chiedere all’Europa senza avere problemi sono le garanzie della Bce".

"Serve Golden Power per aziende italiane"

Salvini riferisce che "la prima richiesta che come Lega e tutto centrodestra unito abbiamo fatto al Governo e al presidente del Consiglio è di approvare la Golden Power, cioè che l’Italia possa dire no alla possibilità di acquistare da parte straniera, che può essere tedesca ma anche cinese. Sento che qualcuno si è dimenticato che il virus è arrivato dalla Cina, poi gli scienziati ci diranno come e perché, e che l’economia cinese è l’unica che crescerà quest’anno. Sarà una mazzata per l’economia occidentale, l’economia europea e americana ma l’economia cinese crescerà".

"Addio all'euro? Non è all'ordine del giorno"

Sempre sul piano economico, Salvini ribadisce che l'ipotesi che l'Italia dica addio all'Euro "ora non è all’ordine del giorno, ma all’ordine del giorno è evitare di arrivare ad altre decine di migliaia di morti. Oggi l’unica emergenza su cui stiamo impegnando le nostre ore è l’emergenza sanitaria. Di Euro e di Europa torneremo a parlare quando il virus sarà tornato da dove è venuto, ma è chiaro che in questo momento milioni di italiani, senza essere leghisti o sovranisti, si stanno rendendo conto che nel momento del bisogno da un mese e mezzo da Bruxelles e da Berlino arrivano tante chiacchiere ma fatti zero".

"Draghi, perché no? Italia ha bisogno del meglio"

Salvini non chiude a Mario Draghi, ex presidente della Bce, come nuovo protagonista della politica italiana. "Per ricostruire economicamente e socialmente il Paese servirà il meglio dell’Italia, quindi perché no? Per ricostruire a virus sconfitto tutti dovranno essere coinvolti, però coinvolti alla pari. Draghi deciderà per se stesso, io dico solo che l’Italia non avrà bisogno solo di una parte politica ma del meglio del nostro Paese".

"Per ripartire burocrazia zero, pace fiscale e pace edilizia"

Salvini inoltre per far ripartire l'economia italiana propone "burocrazia zero, un anno di pace fiscale per tutto il 2020, quindi stop alle cartelle esattoriali, agli avvisi bonari e agli accertamenti, e sospensione delle bollette fino a settembre. Sono tutti provvedimenti che possono essere coperti con garanzia totale dello Stato. Poi per ripartire azzeramento e reset, quindi pace fiscale e pace edilizia, si cancella l’arretrato e si riparte da zero".

"Reddito di emergenza utile solo nell'immediato"

E il reddito di emergenza proposto dalla ministra Catalfo? Per il leader del Carroccio "può essere utile adesso, perché adesso c’è il problema della spesa. Nell’immediato qualunque cifra entri nelle casse di famiglie e lavoratori che sono a casa da oltre un mese va bene, importante che non passi la mentalità che l’Italia da oggi in avanti sarà un Paese di assistenza, di redditi di cittadinanza ed elemosine".

"Scienza e Dio devono sconfiggere il mostro"

Politica, economia ma non solo. "Non vedo l’ora che la scienza e anche il buon Dio, perché la scienza da sola non basta -afferma Salvini - sconfiggano questo mostro per tornare a uscire. Ci avviciniamo alla Santa Pasqua e occorre anche la protezione del cuore immacolato di Maria. Sostengo le richieste di coloro che chiedono, in maniera ordinata, composta e sanitariamente sicura, di farli entrare in chiesa. Far assistere per Pasqua, anche in tre, quattro o in cinque, alla messa di Pasqua. Si può andare dal tabaccaio perché senza sigarette non si sta, per molti è fondamentale anche la cura dell’anima".

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