Il premier sul possibile passo indietro del leader pentastellato: “È stato tirato per la giacchetta”. E sulle elezioni regionali: “Non sono un voto sul governo"
Il possibile passo indietro di Luigi Di Maio da capo politico del M5s non preoccupa il premier Giuseppe Conte. "Il governo va avanti", è la linea del presidente del Consiglio, secondo quanto riportato da Repubblica. "È stato tirato per la giacchetta, dunque aspettiamo che assuma lui un’iniziativa. Se fosse una sua decisione lo rispetterò" anche se "mi dispiacerà sul piano personale", ha aggiunto oggi il premier a Rtl 102.5. (LA FOTOSTORIA DI LUIGI DI MAIO)
"Elezioni regionali non sono voto su governo"
Per Conte l'esecutivo rimarrà stabile anche dopo le elezioni regionali del 26 gennaio in Emilia Romagna e in Calabria. "Dire che sia un voto sul governo è sbagliato", secondo il presidente del Consiglio. Conte ha poi aggiunto: “Non credo ne potranno derivare fibrillazioni. Ma aspettiamo di valutare, confidiamo che il voto possa dare più energia alle forze che sostengono il governo".
"Un mio partito? Non ci penso affatto"
Il premier ha anche ribadito che non ha intenzione di mettere in piedi un suo partito: "Non ci penso affatto. Non solo perché non ho velleità, ma perché ritengo sarebbe profondamente sbagliato. Sarebbe un retropensiero che potrebbe distrarmi da quello che sto facendo. Io ho un culto fondamentale del dovere, e questo è il più alto incarico avuto nella mia vita, l'onore di servire gli italiani. Pensare di lasciarmi distrarre dal fatto di creare un mio elettorato, con un mio partito, avrebbe un effetto distorcente, e non lo consentirò mai".