M5S, Di Maio: "Comitato alla guida del partito". Corriere: "Non sarà più tesoriere"

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Secondo quanto riporta Repubblica, il leader dei pentastellati in vista degli Stati generali di marzo starebbe lavorando alla nascita di un organo collegiale. Domani potrebbero arrivare nuove espulsioni. Attesa per il voto su Rousseau sui candidati governatori

Non più un “leader solo”, ma un “comitato” alla guida del Movimento 5 Stelle. È questo il cambiamento a cui starebbe lavorando il capo politico dei pentastellati Luigi Di Maio, secondo quanto riporta Repubblica: nascerebbe dunque un organo collegiale per suddividere le responsabilità e costruire il futuro del M5S. Una fase due, per superare l’attuale crisi nei consensi, rispondere ai malumori interni e garantire un “cambiamento e insieme un ritorno alle origini”. E il ministro degli Esteri, nel lavorare alla ricostruzione del M5S in vista degli Stati Generali di marzo, potrebbe già dare un segnale di discontinuità - è l’indiscrezione del Corriere - non ricoprendo più il ruolo di tesoriere del Movimento, una carica che aveva assunto nel 2017 e che scadrebbe a settembre di quest’anno.

Potrebbero arrivare nuove espulsioni

Il quotidiano di via Solferino riferisce che ieri, durante la campagna elettorale in Calabria, Di Maio ha rilanciato gli Stati generali sottolineando che “il solo capo politico non ce la può fare” a guidare il Movimento e che la kermesse servirà “per mettere finalmente in piedi una nuova Carta dei valori e un’organizzazione più efficace”. Intanto, tra lunedì e martedì potrebbero arrivare nuove espulsioni all’interno del partito, per via dei mancati rimborsi. A rischio sarebbero una decina di deputati e senatori.

Il voto di domani su Rousseau

Domani è invece atteso su Rousseau il voto dei facilitatori regionali, la scelta dei progetti a cui destinare i fondi delle restituzioni e dei candidati governatori per le Regionali in Toscana, Puglia e Liguria.

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