No all'invio di altre truppe e lavorare per la Conferenza di Berlino. Il presidente del Consiglio interviene sulla crisi del paese nordafricano al termine dell'incontro ad Algeri con il presidente Tebboune
"Non possiamo accettare altre truppe militari in Libia", "questo è il momento del dialogo e del confronto". A dirlo è il presidente del Consiglio Giuspeppe Conte al termine dell'incontro ad Algeri con il presidente della Repubblica Abdelmadjid Tebboune.
"Il cessate il fuoco sia duraturo"
Sulla crisi libica, Conte ha inteso ribadire come questo sia "il momento del dialogo e del confronto" e come occorra "affidarci al dialogo e alla diplomazia che sono sempre più efficaci delle armi". "Per l'Italia e l'Algeria", ha aggiunto, "la Libia è una questione nazionale. Lavoreremo insieme per Berlino" - intendendo la conferenza di pace convocata per il 19 gennaio sulla situazione nel paese a cui hanno promesso di partecipare anche al-Serraj e Haftar - e per raccogliere tutte le possibili opportunità" per indirizzare "una soluzione in Libia che sia politica", in cui il primo passo "è il cessate il fuoco, non importa se formale o sostanziale ma duraturo".