Senato, via libera in Commissione al voto per i 18enni. Atteso il passaggio in Aula

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La Commissione Affari costituzionali al Senato ha dato il suo ok all’unanimità al ddl costituzionale che introduce il voto dei diciottenni per il Senato e l’eleggibilità a Palazzo Madama a 25 anni. Parrini (Pd): “Riforma epocale”

Via libera in Commissione Affari costituzionali al Senato all'emendamento alla riforma costituzionale che introduce il voto dei diciottenni per il Senato e l’eleggibilità a Palazzo Madama a 25 anni. La Commissione ha approvato all'unanimità un ddl a prima firma di Dario Parrini (Pd), che spiega: "Si tratta di una riforma epocale. Si supera la paradossale e ormai anacronistica esistenza di un ramo del Parlamento dotato degli stessi poteri dell'altro ma non eletto a suffragio universale. Il provvedimento andrà al più presto in aula”.

Le prossime tappe

Il testo di riforma costituzionale era partito dalla Camera durante il governo gialloverde, su forte spinta del presidente della commissione Affari costituzionali Giuseppe Brescia, e aveva già avuto il via libera di Montecitorio il 31 luglio scorso con 487 sì, cinque no e sette astenuti. Poi, con la crisi di governo e la nascita dell'esecutivo giallorosso, la riforma - nel frattempo passata all'esame del Senato - era stata integrata dalle norme sull'elettorato passivo, così da equiparare in tutto e per tutto Camera e Senato. Ora, la riforma tornerà all'esame di Montecitorio per la seconda lettura, ma essendo una riforma costituzionale serviranno in tutto 5 letture, così da garantire le due letture conformi da parte di ogni ramo del Parlamento.

D’Incà: “Rispettati impegni”

"La commissione Affari costituzionali al Senato ha appena approvato il ddl per modificare l'età per votare per la Camera alta, che passa da 25 anni a 18 e quella per candidarsi, che scende da 40 a 25. Rispettiamo gli impegni presi, avanti con il cronoprogramma delle riforme!”, scrive il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà.

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