Renzi: "Governo dura? Vediamo dopo verifica. Non possiamo stare con Toninelli per sempre"

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Il leader di Italia Viva parla del futuro dell'esecutivo a guida Pd e M5s in un'intervista ad Avvenire: "A me non interessa l'alleanza stabile, ma il Paese stabile". E sul cambiamento del Pd spiega: "Punta a fare una cosa molto di sinistra, noi diversi"

Se il governo di Pd e M5s arriva a fine legislatura "lo vediamo dopo la verifica. Noi siamo per arrivare a fine legislatura, ma non ci possono chiedere di stare con Toninelli tutta la vita". A dirlo è Matteo Renzi, che parla del futuro dell’esecutivo in un’intervista ad Avvenire. "A me non interessa l'alleanza stabile. A me interessa il Paese stabile. Se Pd e 5 Stelle si vogliono sposare, è un loro diritto farlo. Noi abbiamo fatto questo governo solo per evitare i pieni poteri a Salvini”, chiarisce il leader di Italia Viva sul Conte bis.

"Pronti a dare mano, ma non a diventare giustizialisti per Di Maio"

L’ex premier poi incalza: “Siamo pronti a dare una mano, ma non a diventare giustizialisti per far piacere a Di Maio”. “Non accetterò che al Sud si diano sussidi senza creare i posti di lavoro che lo sblocco dei cantieri permetterebbe”, insiste Renzi, che poi chiede: “Sapete quante persone chiedono di lavorare in nero per non perdere il reddito di cittadinanza? È una follia". Mentre sulla questione Autostrade, avverte: “Lo Stato rischia di finire cornuto e mazziato”.

"Pd punta a fare una cosa molto di sinistra, noi diversi"

Poi spazio anche alla questione Pd, dopo l’annuncio del segretario Nicola Zingaretti che ha fatto sapere di voler “cambiare tutto” dopo le elezioni in Emilia-Romagna del 26 gennaio. Iv dialogherà con un Pd ‘diverso’? “Dialoghiamo con tutti, a maggior ragione con il Pd che è pieno di tanti amici”, assicura Renzi, “ho molto rispetto per il dibattito che si è aperto dopo l'annuncio delle intenzioni di Zingaretti. Ma da quel che vedo, il Pd punta a fare una cosa molto a sinistra, recuperando magari la Cgil, Bersani e D'Alema: tutto legittimo, ma noi puntiamo a essere radicalmente riformisti".

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