Libia, Conte incontra Sarraj: "Europa sia garante". Il premier libico: "Haftar si ritiri"

Politica

Quasi tre ore di incontro. Per Conte, che spinge per un impegno europeo come garanzia per tutti, "la Libia è una polveriera". Serraj per il cessate il fuoco chiede che Haftar ritiri le truppe

"Siamo estremamente preoccupati per l'escalation" in Libia: "gli ultimi sviluppi stanno rendendo un Paese una polveriera con forti ripercussioni, temiamo, sull'intera regione". Bisogna "assolutamente fermare il conflitto interno e le interferenze esterne". A dirlo è il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con Fayez al-Sarraj, alla guida del governo libico di accordo nazionale. "L'Italia ha sempre linearmente, coerentemente lavorato per una soluzione politica, per contrastare l'opzione militare, ritenendo l'opzione politica l'unica prospettiva che possa garantire al popolo libico benessere e prosperità - ha aggiunto il premier -. Non abbiamo altri obiettivi, non abbiamo agende nascoste". "Ci adopereremo sempre più per un coinvolgimento ancor maggiore dell'Unione europea perché siamo convinti che questo intervento offra la massima garanzia di non rimettere le sorti future del popolo libico alla volontà di singoli attori”, ha poi affermato Conte, sottolineando che l’Ue "è la massima garanzia che si possa offrire oggi all'autonomia e all'indipendenza del popolo libico”. "Ho avuto modo di apprezzare il ruolo dell'Italia in questo dossier", il commento del primo ministro libico.

Sarraj: "Sì al cessate il fuoco, ma Hafar si ritiri"

"Accogliamo con piacere l'iniziativa di Russia e Turchia per un cessate il fuoco e siamo sempre disponibili ad accogliere qualsiasi tipo di iniziativa possa andare in questa direzione - ha detto Sarraj -. La condizione è il ritiro della parte che attacca, che non sembra disponibile a ciò" perché "ha un altro modus operandi”.

Di Maio: "Invettive gratuite contro il governo"

"Stiamo lavorando costantemente, in coordinamento con il ministro Di Maio, per l'obiettivo immediato del cessate il fuoco e per indirizzare il conflitto verso una soluzione politica", ha poi dichiarato il presidente del Consiglio. E proprio il ministro degli Esteri, oggi, ha rivendicato in un post su Facebook il ruolo dell’Italia nella gestione del dossier Libia. “In questi giorni ho letto di tante invettive gratuite contro il governo per lo scarso ruolo a livello internazionale dell’Italia - ha scritto il leader del Movimento 5 Stelle -. Ma sulla Libia abbiamo già ricevuto a Roma tutti gli attori principali. E sediamo ai tavoli importanti che ci consentono di chiedere alle parti un cessate il fuoco immediato”.

Di Maio: “La Germania ci ha ringraziato per il lavoro fatto”

"Ieri al Consiglio Affari esteri dell’Unione europea - ha proseguito su Facebook Di Maio - la Germania ci ha ringraziato perché anche grazie al lavoro fatto dall'Italia in questi giorni si potrà presto fissare la conferenza di Berlino sulla Libia, quella che mette intorno a un tavolo gli attori di questa maledetta guerra per procura”. Mentre sull’incontro avuto nei giorni scorsi a Istanbul, in Turchia, con il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu, il leader pentastellato ha detto che si è “convenuto sul fatto di lavorare a un tavolo Russia-Turchia-Italia per la Libia” e che l’Italia ha “chiesto di coinvolgere nella conferenza di Berlino i Paesi limitrofi alla Libia. Siamo contenti che l'Algeria sia stata coinvolta, ora speriamo anche negli altri”.

L'incontro con Haftar

Nei giorni scorsi Conte ha incontrato il generale Khalifa Haftar, che da mesi sta cercando di strappare il controllo del Paese al premier del governo riconosciuto dall’Onu. Incontro, quest’ultimo, che aveva indisposto lo stesso Sarraj, che inizialmente avrebbe dovuto recarsi a Roma tre giorni fa ma che aveva poi fatto saltare l’incontro seccato dall'accoglienza riservata al suo rivale.

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