Gregoretti, Tribunale Ministri: responsabilità dello Stato. Salvini: giudici si aggiornino

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Sono state rese note le motivazioni alla base della richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. "La responsabilità era dello Stato italiano, c'era l’obbligo di portarli in un porto sicuro, ma il Viminale non lo indicò"

"A differenza di quanto accaduto per la nave 'Diciotti', allorquando si innescò una controversia con Malta in ordine allo Stato obbligato a rilasciare il Pos (porto sicuro, ndr), nel caso Gregoretti è assolutamente pacifico che il coordinamento e la responsabilità primaria dell'intera operazione, seppure avviata in acque Sar maltesi, siano stati assunti dallo Stato italiano su esplicita richiesta di quello maltese". Lo scrive il Tribunale dei ministri di Catania nella richiesta di autorizzazione a procedere al Senato per l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

"C'era l’obbligo di portarli in un porto sicuro, ma il Viminale non lo indicò"

Lo Stato italiano, secondo i giudici, aveva quindi "l'obbligo di concludere la procedura con il trasferimento dei migranti in un luogo sicuro". " invece - spiega il Tribunale - l'omessa indicazione del 'place of safety' (luogo sicuro, ndr) da parte del Dipartimento Immigrazione, dietro precise direttive del ministro dell’Interno, ha determinato una situazione di costrizione a bordo, con limitazione della libertà di movimento dei migranti, integrante l'elemento oggettivo del reato ipotizzato", vale a dire il sequestro di persona contestato a Salvini.

Lega: ci fu interlocuzione con Palazzo Chigi

"Per risolvere la vicenda Gregoretti ci furono numerose interlocuzioni tra Viminale, presidenza del Consiglio, ministero degli Affari Esteri e organismi comunitari - Hanno spiegato fonti della Lega - Il via libera allo sbarco fu annunciato dal ministro dell'Interno, appena conclusi gli accordi per la redistribuzione degli immigrati in una struttura dei vescovi italiani e in cinque paesi europei. Accordi raggiunti grazie a una intensa attività diplomatica." 

Salvini: "Giustizia italiana ha bisogno di aggiornarsi"

"Io trovo curioso che ci siano giudici in giro per l'Italia che invece di inseguire camorristi, spacciatori e stupratori cercano di perseguire e ingabbiare Salvini. Quanto costano queste indagini? Quanti uomini impegnano? Quanta carta viene buttata via? Poi mi chiamino dove vogliono, noi stiamo dando tutti i documenti possibili. Non mi ritengo un pericoloso sequestratore di persona, e' chiaro ed evidente che la giustizia italiana ha bisogno di essere aggiornata ai tempi che corrono": lo ha detto Matteo Salvini commentando la vicenda. 

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