Manovra, verso intesa sulle tasse ma è scontro sulle risorse. Cambiano plastic e sugar tax

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(Foto Ansa)

Dopo un vertice fiume, con scontri e minacce di urne, la maggioranza sembra aver trovato l'intesa. I tempi, però, sono stretti e i dettagli ancora da definire. La tassa sulla plastica e sullo zucchero hanno acceso lo scontro tra Pd e Italia Viva. Conte da Mattarella

La maggioranza - tra minacce di crisi di governo, scontri furibondi e un braccio di ferro fino all'ultimo centesimo - sigla quella che dovrebbe essere l'intesa finale sulla manovra. "Abbiamo chiuso su tutto", aveva rassicurato nel pomeriggio il ministro per i Rapporti per il Parlamento Federico D'Incà. Ma l’intesa è arrivata solo in serata, dopo un vertice fiume che tra pause e rotture è andato avanti per tutto il giorno. All'apice dello scontro con il Pd, Matteo Renzi ha ipotizzato anche il ritorno al voto. I dettagli tecnici e le coperture, comunque, sono ancora da definire. Giuseppe Conte, in serata, è andato al Quirinale a riferire al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un incontro "interlocutorio", hanno detto dal Colle. Tra i punti su cui si è discusso ci sono la plastic e sugar tax, che dovrebbero cambiare: la prima slitta a luglio e si riduce da 50 a 40 centesimi al chilo, la seconda partirà da ottobre.

I tempi stretti

Alle fibrillazioni di maggioranza si somma il rischio di un esame "compresso" della legge di bilancio: a tre settimane dalla fine dell'anno, in Parlamento non si è fatto ancora un singolo voto. I tempi sono tanto stretti che le modifiche saranno probabilmente concentrate tutte al Senato. La Camera rischia di non toccare palla: l'opposizione già protesta e minaccia ricorsi, la stessa maggioranza sul punto è spaccata.

Il lungo vertice di maggioranza

Il vertice di maggioranza è andato avanti a singhiozzo e con varie interruzioni per tutto il giorno. A quanto si apprende, c'è stato un duro scontro tra Pd e Italia Viva sull'uso delle risorse per azzerare la plastic tax e la sugar tax. Lo scontro è iniziato in mattinata, quando il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha portato al tavolo la possibilità di reperire nuove risorse (tra i 400 e i 500 milioni). I dem si sarebbero opposti all'idea di utilizzarle tutte, come chiede Iv, per azzerare la plastic tax e la sugar tax. Iv ha accusato il Pd di ostacolare la proposta di cancellare le microtasse per non fare un favore a Renzi, mentre i dem hanno ribattuto che solo grazie a loro si sono trovati 23 miliardi per il taglio dell'Iva e oltre 3 miliardi per tagliare le tasse ai lavoratori. Il M5s sarebbe rimasto estraneo allo scontro, ma ha chiesto di usare le nuove risorse per i contratti dei Vigili del fuoco.

Lo scontro su Plastic e sugar tax

"Plastic tax e Sugar tax determineranno un disastro occupazionale. Ora al lavoro per trovare un accordo che dica no a microbalzelli e sì al lavoro", ha twittato il ministro dell'Agricoltura e capo delegazione di Iv, Teresa Bellanova, a cui ha fatto eco Matteo Renzi secondo lui la tassa sulla plastica e la sugar tax sono "una follia". Fonti dem hanno attaccato: "Italia Viva ai lavoratori italiani preferisce le multinazionali delle bibite gassate". Ma, al di là dei malumori, il messaggio di Conte era chiaro: "Abbassare le tasse in modo significativo è quel che conta. Un ulteriore sforzo va fatto in questa direzione".

Renzi: plastic tax e sugar tax sono mediatiche, io sono contrario

Su plastic e sugar tax, Renzi ha aggiunto: "Sono tasse che funzionano dal punto di vista mediatico ma io sono contrario, non le metterei". E ancora: "Volevano mettere l'aumento dell'IVA, deciso da Salvini e Di Maio, e l'abbiamo bloccato. Abbiamo ridotto ogni tipo di aumento di pressione fiscale sui cellulari e sul gasolio. Mancano le ultime cifre, qualche centinaio di milioni di euro, sulle tasse sulla plastica e su quella sullo zucchero". 

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