Matteo Salvini: "Conte ricopre l'Italia di bugie. La querela? Si metta in coda"

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In un'intervista alla Stampa, il leader della Lega ha parlato della riforma Salva-Stati e ha attaccato il governo: "È in confusione su ex Ilva, Autostrade e Alitalia". Sulla vicenda Open un no comment: "Preferisco battere Renzi politicamente"

Un'intervista a tutto tondo, che parte dalle ultime notizie sul Mes e sull'inchiesta della Fondazione Open, fino ai rapporti con Russia e Cina. Matteo Salvini risponde alle domande de La Stampa mettendo al primo posto il premier Conte: "Dal premier soltanto bugie, con il fondo Salva-Stati sono a rischio i soldi degli italiani. La riforma - spiega - metterebbe in mano a un organismo privato la possibilita' di decidere a chi dare e a chi togliere i soldi. E assicuro che con questi parametri in Italia di soldi ne vedremmo pochi". Il governo, continua Salvini "è in confusione su tutto: Ex Ilva, Autostrade, Alitalia".

"La querela di Conte? Prima c'è Carola"

Sul fatto che Conte abbia annunciato di volerlo querelare sulla questione riforma del Mes (COS'È - LA BAGARRE IN AULA), il leader del Carroccio risponde: "Si metta in fila, prima viene Carola". Il Mes, inoltre, secondo Salvini, dovrebbe ridurre il debito "ma questo trattato il debito lo aumenta". Salvini auspica anche un intervento del Quirinale: "Il presidente Mattarella è da sempre, giustamente, molto attento al rispetto della Costituzione e in questo caso siamo di fronte a un atto del parlamento che il presidente del Consiglio ha ignorato. Se firmasse il trattato sancirebbe una cessione di sovranità nazionale non equilibrata. Siamo molto interessati al parere del Presidente".

"Grillo è il capo dei Cinque Stelle, anche se nessuno l'ha votato"

Salvini ha anche risposto ad alcune domande su Cina e Russia. La visita di Grillo all'ambasciata cinese in Italia, al leader leghista ha fatto "un brutto effetto. Non si capisce a che titolo lo faccia. Chi rappresenti. Un conto è vedere un ministro, un conto è vedere un signore che non ha ruoli". Ma aggiunge: "È evidentemente il capo dei Cinque Stelle, come si è visto in questi giorni. Ma nessuno lo ha mai votato". Il suo rapporto con il Paese e con la Russia:"Con i cinesi bisogna parlare, ma senza mai dimenticarsi della sicurezza nazionale. Non sono una democrazia. In Russia si vota, ci sono i giornali e i giudici. È diverso".

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