Il leader M5s a Sky Tg24: “L'alleanza con i dem non funziona”. Ma il premier richiama allo spirito di squadra. Anche Grillo e Fico contro Di Maio. Un vertice di maggioranza sulla legge di bilancio si terrà a Palazzo Chigi alle 15.30.
Si sentono, ma non si chiariscono. Il giorno dopo la sconfitta in Umbria (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA FOTOGALLERY), Luigi Di Maio e Giuseppe Conte appaiono ancora più distanti. Il premier guida il fronte della responsabilità, che nel governo annovera Dario Franceschini come Roberto Speranza. È il fronte di chi non vuole trasformare ogni voto in un test per l'esecutivo e pensa che solo un'alleanza politica possa dare radici al governo. Il capo M5s, che in un Movimento sempre più in subbuglio si gioca la leadership, vuole invece poter sbandierare tagli alle tasse e vessilli Cinque stelle: propone di tornare al "contratto" per segnare il patto tra diversi. E in un’intervista a Sky Tg24 (QUI IL VIDEO) ha ammesso senza se e senza ma: “L’alleanza con il Pd non funziona”.
Conte, Grillo e Fico si oppongono a Di Maio
È proprio la parola "contratto" - pronunciata da Di Maio per sedare la voglia di rivolta di un pezzo di Movimento - a far rabbrividire gli alleati: è come un avviso di sventura. Da Palazzo Chigi in serata dicono che Conte non ha avuto modo di leggere la proposta di Di Maio che chiede di dettagliare in un contratto come quello gialloverde il programma di governo. Ma da quel modello aveva preso le distanze alla nascita del "Conte 2". E lo stop del Pd è totale: "Per noi non cambia nulla, abbiamo detto no al contratto dall'inizio e non è che, come sulla manovra, a ogni occasione si mette in discussione tutto". Inoltre - secondo quanto scrive Repubblica - lo scontro nel Movimento è vivo come non mai, con Conte, Fico e Grillo che si sarebbero opposti al cambio di linea di Di Maio.
E adesso si riapre la "partita" sulla manovra
Ora c'è da affrontare la manovra: un vertice di governo, tra martedì e mercoledì, dovrebbe servire a trovare l'intesa politica sui nodi ancora aperti nel testo, dalle partite Iva alla famiglia, dalle microtasse al cuneo fiscale, che Di Maio chiede di ridiscutere. La riunione però rischia di assumere i toni di una "verifica" dell'alleanza. E le regionali in Emilia Romagna rischiano di diventare un nuovo test letale. (LA MAPPA DI CHI GOVERNA NELLE REGIONI – TUTTI I GOVERNATORI).