Il ministro della PA Dadone a Sky TG24: lavoriamo per un portale unico dei concorsi

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Concorsi, enti locali, formazione nella Pubblica Amministrazione, graduatorie: il minsitro Dadone a 360 gradi ospite di Progress, su Sky TG24

Il ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone è stata ospite degli studi di Sky TG24 nel corso dell'appuntamento con Progress, in onda il sabato mattina.

Portale unico dei concorsi

"Vorrei fare un portale unico per i concorsi". Questo l'auspicio e l'impegno del ministro della PA Dadone espresso ai nostri microfoni nel corso dell'intervista a Progress. "Questo permetterebbe a noi di avere anche i dati rispetto a quante persone sono assunte, quante sarebbero in graduatoria, a che tipo di piani assunzionali ci potrebbero essere da lì a molti anni, ma di questo devo discuterne con gli enti territoriali".

Incentivare meccanismo del concorso unificato

Il ministro ha ammesso che "i tempi dei concorsi sono molto lunghi" e proprio per questo ha fatto riferimento alla struttura del Formez che fornisce un aiuto agli enti locali: "ne hanno usufruito molto le amministrazioni centrali in questo anno, soltanto alcune Regioni hanno fatto una sorta di protocollo col Formez e hanno fatto un concorso unificato per permettere ai Comuni di attingere a quelle graduatorie. Bisognerebbe incentivare questo tipo di meccanismo per permettere ai piccoli Comuni di non spendere risorse che a volte non hanno per riuscire a fare nuovi concorsi".

La formazione nella Pubblica Amministrazione

Altro tema importante sul quale il ministro ha risposto alle domande di Progress è qullo della formazione all'interno della Pubblica Amministrazione: "c’è molto da fare. C’è la Sna, la scuola di formazione della Pubblica Amministrazione, che è un’eccellenza, ma dobbiamo riuscire a trasformarla e implementare i corsi a distanza, per chi sta nella Pubblica Amministrazione e non riesce a formarsi salvo quella che è la cosiddetta formazione obbligatoria".

Nodo graduatorie

Il problema dello scorrimento delle graduatorie è stato sollevato dallo stesso ministro, che pensa ad una modifica in questo senso: "un bacino che sia del 30% di possibilità di andare a pescare dalle graduatorie degli idonei, per permettere ai comuni di avere flessibilità".

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