Ddl Pillon, la ministra Bonetti annuncia: "Resterà nel cassetto"

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La nuova titolare di Pari opportunità e Famiglia accantona il discusso disegno di legge a firma del senatore leghista sull'affido condiviso. Prevedeva la mediazione obbligatoria a pagamento nei conflitti familiari e l'equilibrio obbligatorio tra le figure genitoriali

La neo ministra alle Pari opportunità e Famiglia Elena Bonetti (CHI È) annuncia l'intenzione di accantonare il ddl Pillon sull'affido condiviso: "Se mi hanno lasciato nel cassetto una copia del decreto Pillon (sull'affido condiviso, ndr)?", ha scritto su Twitter. "Non mi sono informata ma per quanto mi riguarda resterà nel cassetto", ha affermato la ministra sul contestato disegno di legge (COSA PREVEDE). "Noi non molleremo mai, finché non sarà riconosciuto il diritto di tutti i bambini a stare con mamma e papà", replica il primo firmatario del ddl, il senatore della Lega Simone Pillon (LE ULTIME NOTIZIE DI POLITICA IN DIRETTA).

Il senatore Pillon promette battaglia

Pillon poi ha promesso battaglia: "Siamo pronti a ogni evenienza", e ha sottolineato che "il Pd vuole imporre l'agenda al M5s, tentando di bloccare la riforma dell'affido condiviso, senza neppur leggere il lavoro fatto in questi mesi sul testo unificato".

Il discusso ddl Pillon

Il disegno di legge sull'affido condiviso, firmato dal senatore Pillon, uno degli organizzatori del Family Day noto per le sue posizioni conservatrici, include, tra le altre cose, la cancellazione dell'assegno di mantenimento e la mediazione obbligatoria a pagamento nei conflitti familiari per evitare di arrivare in tribunale. Molto discusso anche l'equilibrio obbligatorio tra le figure genitoriali, indipendentemente dal rapporto che il minore ha con i singoli, con tempi paritari che il figlio sarebbe obbligato a trascorrere con entrambi. Molte associazioni, a questo proposito, hanno parlato di 'genitorialità coatta', giudicando il ddl 'non emendabile'.

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