Crisi governo, Decalogo contro Pentalogo: i punti dei programmi di M5s e Pd

Politica

I dem hanno posto 5 condizioni, tra cui il cambio nella gestione di flussi migratori e il no al taglio dei parlamentari come votato finora. Per i pentastellati questo punto è inderogabile, e popongono anche una legge sul conflitto di interessi e una svolta ecologista

Da una parte, le cinque condizioni poste dal Pd; dall’altra i dieci punti proposti dal M5s. Pentalogo contro Decalogo: per avviare la trattativa per costruire un governo di legislatura sostenuto dall’alleanza tra i due partiti, dem e pentastellati hanno messo sul tavolo alcuni paletti da cui partire per trovare un accordo. Ecco nel dettaglio i punti di programma (CRISI DI GOVERNO: AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

Le 5 condizioni del Pd

Sono cinque i punti decisi dal Pd in Direzione di partito:

1)Appartenenza leale all'Unione europea;
2)Pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del Parlamento;
3)Sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale;
4)Cambio nella gestione di flussi migratori, con pieno protagonismo dell’Europa;
5) Svolta delle ricette economiche e sociali, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti.

I punti di tensione

Nel corso della giornata di ieri, è stato fatto filtrare il messaggio che delle 5 condizioni poste da Nicola Zingaretti, tre erano considerate inderogabili: abolizione totale dei due decreti sicurezza, accordo di massima prima della formazione del governo sulla manovra economica, no al taglio dei parlamentari come è stato votato finora. Una posizione più dura e di chiusura che ha innescato non poche polemiche.

Il Decalogo del M5s

Dall’altra parte, il M5s ha presentato un Decalogo, annunciato dal leader Di Maio dopo le consultazioni al Quirinale e successivamente presentato sul sito del partito.

Ecco i punti:

1) Taglio del numero dei parlamentari come obiettivo di legislatura;
2) Manovra che contempli la sterilizzazione dell'aumento dell'Iva, il salario minimo, il taglio del cuneo fiscale e misure a sostegno delle famiglie, della natalità, dei disabili e per l'emergenza abitativa;
3) Ambiente. Un'Italia al 100% Rinnovabile e un Green New Deal. Stop agli inceneritori e trivelle;
4) Conflitto di interessi e riforma della Rai;
5) Riforma della Giustizia e dei meccanismi di elezione del Csm;
6) Autonomia differenziata e riforma enti locali, cancellazione degli enti inutili;
7) Legalità. Carcere per i grandi evasori, inasprimento delle pene per i reati finanziari e per chi organizza i traffici illeciti;
8) Sud. Piano straordinario di investimenti per il Mezzogiorno che contempli anche la creazione di una banca pubblica per gli investimenti;
9) Banche. Riforma sistema bancario che separi le banche di investimento dalle banche commerciali;
10) Tutela dei beni comuni, dall'acqua alla scuola pubblica passando per le infrastrutture e la revisione delle concessioni autostradali.

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