Il vicepremier del M5s: "Dialogo ritrovato con Lega". E sul braccio di ferro con l'Ue: "Niente manovre correttive, non taglieremo i servizi agli italiani". Poi aggiunge: "Tassa piatta su redditi fino a 70mila euro". Salvini: "Niente rimpasto? Perfetto, io non lo chiedo"
"Nessun rimpasto" nel governo, ma una "riorganizzazione doverosa" tra le file del M5s e "no a una flat tax con aumento dell’Iva". Sono alcuni dei messaggi lanciati dal vicepremier Luigi Di Maio in un’intervista al Corriere della Sera, in cui si parla anche del braccio di ferro sulla procedura di infrazione tra Ue e Italia. "Noi andiamo in Europa per difendere gli italiani, nessuno si metta in testa di tagliare i servizi agli italiani perché noi questo non lo permetteremo". Successivamente, ai microfoni di Radio Anch'io, il ministro dello Sviluppo Economico torna sugli stessi temi, aggiungendo che nel vertice a Palazzo Chigi, dal ministro dell'Economia Giovanni Tria non è arrivato alcun no alla flat tax, confermato dal diretto interessato che ha spiegato: "Ero favorevole alla flat tax anche in passato, bisogna vedere come si fa". Il ministro dell'Economia ha anche smentito liti con Salvini sul tema. E lo stesso Salvini conferma che non ci sarà un rimpasto di governo: "Io non chiedo niente".
"Manovra in deficit? Faremo ciò che serve a italiani"
Per Di Maio la tassa piatta può non essere iniqua "mettendo un tetto, perché se si devono abbassare le tasse, le dobbiamo abbassare per il ceto medio". Non si deve andare "oltre i 60.000, massimo 70.000 euro l'anno" per il vicepremier. "Noi siamo chiamati a fare tutto quello che serve agli italiani", ha risposto Di Maio al Corriere a una domanda sulla possibilità che il governo faccia una manovra in deficit, aggiungendo che "dalla lotta alla grande evasione che vogliamo portare avanti recupereremo molte risorse da investire in servizi per i cittadini". Di Maio ha ribadito che "l'obiettivo è abbassare le tasse" ma ha avvertito: "Non vorrei che qualcuno pensasse di fare la flat tax aumentando l'Iva o dicendo di no alle detrazioni per le famiglie". Il vicepremier, a Radio Anch'io, nel giorno in cui il ministro dell' Economia partecipa a Lussemburgo alla riunione dell'Eurogruppo ha aggiunto che il premier Giuseppe Conte e il ministro Tria, hanno "pieno mandato" per trattare con l'Ue. "Ci siamo detti tutti che di manovre correttive non se ne fanno. Noi investiamo sulla crescita e per fine anno, nella legge di bilancio, metteremo a posto tutto quello che c'è da mettere a posto. Non vogliamo tensioni clamorose con l'Ue ma al centro dobbiamo mettere sempre gli italiani, non i numerini".
"Giorgetti commissario Ue? Niente è deciso"
Nell’intervista al Corriere si parla anche dell’ipotesi che vede il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti come commissario Ue. "Ancora nulla è deciso, anzi non è stato ancora discusso, di Giorgetti lo scrivete voi e ad oggi non è arrivata nessuna richiesta ufficiale dalla Lega”, ha detto Di Maio. "Ad ogni modo”, ha aggiunto il vicepremier "l'importante è che l'Italia abbia un nome di alto profilo con un portafoglio come quello del bilancio o della concorrenza".
"Rimpasto? No, dialogo ritrovato con la Lega"
Di Maio assicura che non ci saranno rimescolamenti nell'esecutivo e che i rapporti con l'altra forza di governo sono migliorati dopo i numerosi scontri su diversi temi in questi mesi: "Dopo due settimane di dialogo ritrovato con la Lega, voglio mettere la parola fine a questo argomento: non ci sarà nessun rimpasto".
"Prioritaria riorganizzazione nel M5s"
Parlando delle novità nel M5s, Di Maio ha detto che "la riorganizzazione è doverosa ed è tra le nostre priorità". Secondo il leader pentastellato occorre "ripartire dal territorio valorizzando i cittadini, l’ottica è quella di una maggiore partecipazione e condivisione, anche per questo sono stati organizzati gli incontri tra parlamentari e sottosegretari".