Il ministro dell’Interno ha annunciato un’operazione a tappeto in tutta Italia per “andare a prendere gli spacciatori di morte”. E ha aggiunto: “Spero che nessun esponente politico parli più di legalizzazione”. Poi, propone di liberalizzare la prostituzione
Una lotta a tutto campo contro la droga. È questa la prossima mossa del ministro dell’Interno Matteo Salvini, annunciata durante l'incontro elettorale a Cantù, in provincia di Como, in vista delle amministrative del 26 maggio 2019. "Stiamo preparando una operazione a tappeto" in tutta Italia "città per città, paese per paese per andare a prendere gli spacciatori di morte", ha detto Salvini. Aggiungendo: “Spero non ci sia più nessun esponente politico nemmeno fra i Cinque Stelle che parli di legalizzazione, liberalizzazione, distribuzione o Stato spacciatore”.
“Lotta anche nei palazzi della politica”
"Io, come ministro dell'Interno, uno Stato italiano che spaccia droga non ce l'ho in testa e non lo avrò mai. La droga la voglio combattere ovunque sia: nelle curve, nei giardinetti, nei pacchetti, nelle case popolari, fuori dalle scuole, nei palazzi della politica", ha spiegato Salvini. Il vicepremier ha poi sottolineato che “sarebbe utile che certi politici non dicano più che la droga non fa tanto male”. Durante il suo intervento dal palco, Salvini si è infatti detto dispiaciuto "che ci sia qualche collega parlamentare, anche dei 5 Stelle, che dica che la droga non fa male". "Magari c'è qualche parlamentare che ne parla perché ne sa", ha poi ironizzato.
“Legalizzare la prostituzione”
A proposito di legalizzazioni, il vicepremier Salvini ha poi aggiunto: "Se dobbiamo legalizzare qualcosa che oggi non è legale in Italia è l'amore, il sesso, la prostituzione. Il sesso non fa male se protetto, la droga sì". Infine, Salvini, a margine del suo intervento a Palazzolo Milanese, frazione di Paderno Dugnano (Milano), dove ha aperto la sede elettorale del candidato sindaco della Lega, ha annunciato che tra le altre priorità del Viminale ci sono la lotta “alle truffe agli anziani e ai maltrattamenti agli animali".