Elisabetta Gardini lascia Forza Italia: “Partito troppo distante dagli elettori”
PoliticaL’eurodeputata annuncia l’addio: "Chi oggi decide le sorti del partito vuole che le cose continuino così". E aggiunge: “Un'agonia che il presidente Berlusconi non merita. Buttiamo a mare il lavoro di tutte le persone che potrebbero riallacciare i legami con i territori”
"Lascio Forza Italia. Ringrazio il Presidente Berlusconi per l'affetto e la stima che mi ha sempre dimostrato e che sinceramente ricambio. Ma l'azione politica non poggia sulla mozione degli affetti". L’annuncio arriva da Elisabetta Gardini, che, a poco più di un mese dalle elezioni europee (TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE), dice addio al partito al quale si era unita nel 2004 e che l’aveva scelta come capo delegazione all'interno del gruppo del Ppe al Parlamento europeo. Una decisione comunicata non senza una vena critica contro coloro che “a lui (Berlusconi ndr) continuano a raccontare un partito che non c'è” impedendo “a Forza Italia di correggere quegli errori che l'hanno portata distante dalla sua base e dai suoi elettori”.
Gardini: in Europa linea di accettazione acritica, non ci sto
Gardini parla di una decisione “dolorosa” e presa “dopo una lunga riflessione e dopo aver constatato che le scelte politiche del partito non sono più quelle che mi avevano spinto ad aderire, a diventare parlamentare europeo e ad accettare di esserne il capo delegazione a Strasburgo”. E proprio sul suo ruolo da europarlamentare aggiunge: “Nel mio lavoro di capo gruppo al Parlamento Europeo ho cercato di tenere la barra dritta, battendomi per una partecipazione convinta e leale, ma cercando sempre una adesione critica e lucida, mai connivente con persone e forze che all'interno dell'Unione tentassero di subornare e mortificare la forza e il ruolo del nostro Paese, che dell'Unione è un fondatore”. Ma, secondo Gardini, “quella linea di azione non c'è più, sostituita da una accettazione acritica e supina di decisioni prese da altri, in altre capitali europee, spesso senza consultare, e addirittura contro, l'Italia. Non ci sto, e con dispiacere ma con altrettanta convinzione vado via".
“Non esiste un luogo di confronto”
“Chi oggi decide le sorti del partito semplicemente vuole che le cose continuino così - rincara poi Gardini - E la volontà di pochi impone questa agonia senza fine ai più. Un'agonia che il presidente Berlusconi non merita davvero per quello che rappresenta per la storia politica di questo Paese". Secondo l’ex attrice, è “assolutamente impossibile portare un contributo” perché “non esiste un luogo di confronto. Buttiamo a mare il lavoro di militanti, giovani, amministratori locali, sindaci.... di tutte le persone che potrebbero riallacciare i legami con i nostri territori. Tutto questo ha portato Forza Italia lontano dalla sua missione. Non c'è più coerenza tra la ragione sociale per cui è nata e quello che è diventata”.