Violenza sulle donne, M5S: “Ipotesi castrazione chimica è una presa in giro”

Politica

I pentastellati sull’emendamento leghista che introduce la procedura: “Applicabile per reati minori. Non ha senso, si sfrutta la paura delle donne”. Ministra Grillo: "Impossibile che io dia parere favorevole". Salvini: "È sperimentale volontariamente in tanti Paesi"

 

Tensioni tra M5s e Lega sulla castrazione chimica, proposta lanciata dal ministro Giulia Bongiorno. La misura sarebbe applicabile “nei casi in cui è prevista la condizionale”, quindi solo a reati minori. Per questo motivo, denunciano fonti della maggioranza M5S, è solo “una presa in giro per le donne”. Sono diversi i dubbi degli esponenti pentastellati che si sono sollevati dopo che la Lega ha proposto un emendamento al ddl Codice Rosso, in discussione alla Camera, che prevede, appunto, l’introduzione della castrazione chimica in alcuni casi. Ma "così è una presa in giro alle donne, si sfrutta la loro paura per fare campagna", dicono dal Movimento. Anche la ministra della Salute Giulia Grillo si è dichiarata del tutto contraria alla possibilità. Mentre il leader della Lega Matteo Salvini insiste e invita a guardare l'esempio dei Paesi in cui la castrazione chimica è "sperimentale volontariamente".

“L’emendamento non ha senso”

Secondo le fonti citate, l’emendamento leghista “è applicabile ai casi in cui è prevista la condizionale. Questo significa che si applica solo a reati minori, dove appunto si prevede la condizionale, come il palpeggiamento ad esempio e non ha senso". Sul ddl, spiegano le fonti del M5S, "è stato fatto un bel lavoro di squadra, una sintesi costruttiva partendo da un teso base che era leghista, che motivo c'era di introdurre quest'emendamento?".

Grillo: “Impossibile parere favorevole”. Salvini cita i casi degli altri Paesi

"Sono ministro della Salute e anche un medico, quindi non posso essere a favore di un provvedimento che riduca l'integrità psicofisica di una persona", ha detto il ministro Grillo, riguardo l'emendamento della Lega. “È praticamente impossibile che dia parere favorevole. Lavoriamo sull'inasprimento delle pene, è là, fra virgolette, che dobbiamo castrare certi comportamenti, che sono obbrobriosi", ha aggiunto. A stretto giro la replica del vicepremier leghista Matteo Salvini: la castrazione chimica "è sperimentale volontariamente in tanti Paesi occidentali, quindi ci sono persone che chiedono di essere messe in condizione di non avere più gli istinti per commettere violenze bestiali e quindi qualcuno studi quello che viene sperimentalmente applicato in altri Paesi".

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