Rimborsopoli, Di Maio scarica Giulia Sarti. L’ex: “Casalino sapeva”

Politica

Scontro sui social. L'ex compagno della Sarti, Bodgan Andrea Tibusche, ha accusato il portavoce del premier Rocco Casalino di conoscere da un anno la situazione della deputata grillina. La replica: “Non spettava a me decidere”

Sul caso Rimborsopoli che vede coinvolta la grillina Giulia Sarti, ex presidente della Commissione Giustizia, proseguono le polemiche. Luigi Di Maio definisce “doverosa” l’espulsione della parlamentare dal Movimento. Intanto sui social si è scatenata una lite tra il portavoce del presidente del Consiglio, Rocco Casalino, e Bogdan Andrea Tibusche, l’ex compagno di Sarti. La querelle è nata dopo che Casalino ha diffuso una nota nella quale affermava di non essere a conoscenza della vicenda. Nota alla quale Tibusche ha replicato accusando il portavoce di sapere dei mancati rimborsi della deputata da circa un anno: “Il messaggio con il quale mi si informava che  sarebbero stati lui e Ilaria a spingere la querela, Casalino lo ha avuto, da me, il 15 febbraio del 2018”. Intanto nell'indagine che ha portato all'archiviazione per Tibusche spuntano le chat tra Sarti e l'ex fidanzato.

Il caso rimborsopoli

La vicenda era emersa dopo che il nome di Sarti era spuntato nell'elenco delle Iene di deputati M5s che da eletti non avevano restituito gli stipendi al fondo. Sette i bonifici partiti dal conto della Sarti, destinati a quello del Mef, che però risultavano annullati. Quando fu interrogato dal pm Davide Ercolani, un anno fa, l’ex fidanzato Bogdan spiegò che se aveva agito sul conto corrente online della deputata lo aveva fatto con la consapevolezza di lei e avendone le password. Inoltre consegnò alla Procura una chat in cui Sarti gli annunciava la querela per togliersi dall'imbarazzo delle mancate restituzioni. Per il procuratore capo e il pm, che hanno firmato la richiesta di archiviazione, non vi furono reati. Ora sarà il Gip a decidere e al momento non ci sono opposizioni alla richiesta.

Il botta e risposta tra Casalino e Bogdan

In una conversazione su Telegram, Sarti avrebbe scritto a Bogdan che la richiesta di sporgere denuncia nei suoi confronti sarebbe arrivata proprio da Ilaria Loquenzi e Rocco Casalino, i responsabili della comunicazione del Parlamento. Dopo la presa di distanza di Rocco Casalino da Sarti, su Facebook Tibusche ha puntato il dito proprio contro il portavoce del presidente del Consiglio. "Ho sempre lo stesso vizio: salvo e registro tutto. Non sapeva nulla fino a oggi? Lo sapeva eccome”, ha scritto l'ex compagno della deputata. All’accusa Casalino ha poi replicato chiedendo di pubblicare quale era stata la sua risposta, per poi aggiungere: “Tu avevi una tua versione. Lei una versione totalmente diversa. Non  spettava a me decidere di chi fosse la ragione. La cosa più giusta era che fosse la magistratura a valutare". Ma alle affermazioni del portavoce ha fatto seguito la contro replica di Tibusche: “Fare il finto tonto può  funzionare con i più ma non con me. Tu oggi caschi dal pero accusando lei ma di tutto questo eri a conoscenza da oltre 1 anno. E non hai  detto/fatto nulla. Qui non si discute sul cosa ma sul come. Il cosa arriva dopo”.

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