L’ex ministro ha postato sui social una propria foto dopo un bagno in un lago ghiacciato, menzionando l’esempio del “capo mondiale dei sovranisti” Vladimir Putin. Ma molti utenti – a partire da Luca Morisi – hanno criticato il “tentativo di imitare Salvini”
La battaglia politica da tempo si è trasferita sui social. Così l'ex ministro Carlo Calenda si è adeguato e ha condiviso su Twitter una sua foto dopo un bagno in un freddo laghetto montano, ironizzando sulla colazione postata in passato dal vicepremier Matteo Salvini e sull’esempio di altri politici (tra cui le imprese sportive di Vladimir Putin). “Chi l’ha detto che solo i sovranisti (quelli originali, i nostri al massimo mangiano nutella) fanno il bagno nell’acqua ghiacciata?! #orgoglioprogressista”, ha scritto Calenda sopra l'immagine. Non tutti però sui social hanno apprezzato la sua ironia.
Il botta e risposta con Morisi
La risposta di Luca Morisi, responsabile della comunicazione e spin doctor del ministro dell'Interno Salvini, è stata tra le prime ad arrivare. “Giovani salvinisti crescono!”, ha scritto su Twitter, scatenando l’immediata reazione di Calenda: “Ti/gli piacerebbe. Oltre a travestimenti e nutella il ragazzo non va. Il confronto è tra democratici e autocrati seri. Non con le controfigure alla amatriciana. Ci devi lavorare ancora Luca”.
Le critiche degli utenti
Eppure Morisi non è l’unico ad accusare Calenda di aver tentato un’imitazione (poco riuscita) di Salvini. Un utente parla di “maldestro tentativo di scimmiottare i propri avversari politici, dimostrando una marcata tendenza alla subalternità comunicativa”. Un altro twitta: “Tristissimo tentativo di emulare la tossica propaganda di Salvini”. Altri ancora gli rimproverano l'immagine trash, mentre alcuni lo difendono sottolineandone “l’autoironia”. Un’arma – quella dell’ironia – che lo stesso Calenda sceglie per rispondere alle critiche dei follower: "Ma quale trash. Laghetto di montagna, cigno e fisico scultoreo. Il Made in Italy al suo meglio", replica l'ex ministro. E ancora: "Ma come. Io rischio la broncopolmonite per sfidare il capo mondiale dei sovranisti (altro che Salvini) e non apprezzi! Ingrato". Un ulteriore riferimento, quest’ultimo, al “capo mondiale dei sovranisti” (il presidente russo Vladimir Putin) che non avrebbe nulla a che vedere con Salvini, quasi declassato dall'ex ministro a semplice figura minore.