Elezioni Abruzzo, Legnini a Sky tg24: "Riforma istituzionale per avvicinare cittadini"

Politica

Il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali di domenica 10 febbraio annuncia il suo primo provvedimento nel caso in cui venisse eletto governatore. “Il nostro programma è forte, incisivo e va al cuore dei problemi della produzione”, aggiunge

Se eletto governatore dell’Abruzzo, “la prima cosa che farò è avviare un processo di grande riforma delle istituzioni regionali”. Questo “per rimetterle in sintonia con i cittadini, con le imprese, con i sindaci e i territori”. A dirlo ai microfoni di Sky tg24 è l'ex vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione nelle prossime elezioni del 10 febbraio (ELEZIONI IN ABRUZZO: COSA C'E' DA SAPERE). Riformare le istituzioni “è una condizione essenziale per attuare il nostro programma, che è forte, incisivo e va al cuore dei problemi della produzione”, aggiunge.

La sua candidatura

La candidatura di Legnini, a lungo senatore e deputato, prima dei Democratici di Sinistra e poi del Pd, è sostenuta da otto liste: Pd, Progressisti con Legnini-Sinistra Abruzzo-Leu, Legnini presidente, Abruzzo in Comune, Centristi per l'Europa-Solidali e Popolari per Legnini, Avanti Abruzzo-Idv, Abruzzo Insieme-Abruzzo Futuro, Più Abruzzo-Solidale Liberale Popolare Sostenibile con Legnini. Legnini dovrà sfidare tre candidati: Marco Marsilio del centrodestra, Sara Marcozzi del M5S e Stefano Flajani di CasaPound (I 4 CANDIDATI ALLA PRESIDENZA IN ABRUZZO).

L’appoggio di Martina

"In queste ore l'Abruzzo è invaso da ministri e capi bastone della destra e dei Cinque stelle pronti a usare la regione per i loro giochi di potere romani – ha dichiarato il candidato alla segreteria dem Maurizio Martina, ricordando le visite negli ultimi giorni di Salvini, Berlusconi, Meloni per il centrodestra e Di Maio per il M5S -. Io penso che gli abruzzesi sono giustamente fieri della loro terra e non si faranno usare così. Penso che Giovanni Legnini sia il presidente giusto degli abruzzesi di oggi e di domani perché è figlio del territorio e ci sarà sempre per la sua terra".

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