Per il premier, che annuncia un "Patto sui cantieri", la manovra realizzata dal governo è espansiva. Dietro la recessione ci sarebbe la “guerra dei dazi”. Boccia (Confindustria): "Non importa di chi è la colpa nel passato, servono soluzioni per il futuro"
"Non c'è motivo di perdere la fiducia". Dopo che già ieri ha sostenuto che non c’è ragione di preoccuparsi, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna oggi a mostrarsi ottimista rispetto ai dati negativi sul Pil, che hanno certificato un calo dello 0,2% nel quarto trimestre del 2018, con l’Italia che è entrata in recessione tecnica. Davanti alla platea degli Stati generali delle coop, il premier ha spiegato che dietro il trend al ribasso "c'è una guerra di dazi che per fortuna si sta ricomponendo". Allo stesso tempo, secondo Conte, "le misure della manovra non sono ancora entrate in vigore. Il futuro dell'Italia lo stiamo creando adesso, abbiamo varato una manovra espansiva con un piano di ammodernamento delle infrastrutture. Non siamo degli sprovveduti”, aggiunge. Sul Pil negativo interviene anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, respingendo la linea espressa dal vicepremier Luigi Di Maio: "Possiamo anche definire di chi è stata la colpa in passato, ma credo che in questo momento occorrono le soluzioni per il futuro. Fare un dibattito su di chi è la colpa può essere utile per la storia del Paese, ma dobbiamo affrontare il futuro del Paese".
Conte annuncia "un Patto sui cantieri"
Il premier Conte, agli Stati generali, annuncia anche "un Patto sui cantieri" che sblocchi e velocizzi la realizzazione delle infrastrutture in Italia: "I cantieri non si sono interrotti, il dibattito pubblico è preso dalla Tav che è un progetto complesso ma non possiamo fermarci a quest'opera".
"Mi batterò perché nel Pil ci sia un indicatore della dignità sociale"
"Ci sono tutte le premesse per un bellissimo 2019 e per gli anni a venire – ribadisce Conte - L'Italia ha un programma di ripresa incredibile. C'è tanto entusiasmo e tanta fiducia da parte dei cittadini e c'è tanta determinazione da parte del governo". Per il presidente del Consiglio "non ci può essere benessere se ci si concentra solo sul Pil. La strategia di un governo responsabile deve essere quella della crescita ma anche la qualità della vita sociale. Ecco perché mi batterò perché ci sia un indicatore della dignità sociale, quella di avere un lavoro, di essere pienamente inseriti nella vita del proprio Paese".
"Nel governo andiamo tutti d’accordo"
Conte interviene anche per commentare i dati Istat sull’occupazione, con il tasso di disoccupazione che è sceso al 10,3%. "Siamo convinti che il trend" emerso ieri "possa continuare" anche attraverso "il rafforzamento dei centri per l'impiego", dice. Il premier chiarisce che non ci sono problemi nel rapporto con i due vicepremier, dopo il fuorionda mostrato da Piazza Pulita, in cui parlando con Angela Merkel, Conte ha sostenuto che Salvini “è contro tutti”. "Andiamo tutti d'accordo; non litighiamo – spiega - Noi ci confrontiamo. Non ci sono motivi di divergenza, assolutamente".