Strasburgo denuncia un aumento di odio, razzismo e xenofobia nelle parole dei politici italiani. La Lega: “Accuse inaccettabili”
I politici italiani incitano all’odio, al razzismo e alla xenofobia. Lo dice il rapporto di monitoraggio sull'Italia votato a Strasburgo, e che la delegazione italiana, bipartisan, voleva cambiare con emendamenti tutti però rigettati. Nel rapporto, che contiene anche una valutazione di quanto fatto da altri Paesi membri del Consiglio d'Europa, sono dedicati all'Italia ben dodici paragrafi, su flussi migratori, lotta al razzismo, libertà dei media, giustizia, corruzione. Se nel testo non mancano le critiche e gli inviti a fare meglio, ci sono anche diversi apprezzamenti per quanto sinora fatto per allinearsi agli standard dell'organizzazione.
La Lega: “Scandaloso”.
"È scandaloso e inaccettabile che nella risoluzione in discussione al Consiglio d'Europa, sul monitoraggio sull'Italia - dove si scrive che il governo è formato da un movimento di estrema destra, la Lega, e da uno anti sistema, i Cinque Stelle - si accusi il nostro Paese di una serie di gravi comportamenti razzisti, xenofobi e anti umanitari", affermano i parlamentari leghisti nella delegazione italiana, Paolo Grimoldi, Alberto Ribolla e Manuel Vescovi, che aggiungono: "Non possiamo accettare che nella relazione sull'Italia il relatore scriva in tema di politiche migratorie, di 'essere seriamente preoccupato' perché' le politiche del governo ostacolano il lavoro delle ONG, mettendo a rischio vite umane e violando norme umanitarie fondamentali ed esprima preoccupazione per la recrudescenza di atteggiamenti razzisti, della xenofobia e di incitamenti all'odio da parte di responsabili politici".